QUESTIONI DI SEX
Archivio Storico 2001-2011
Pagina n. 3
STRANE IDEE
Ho 34 anni ho avuto normali rapporti sessuali anche se sono stati pochissimi, ma oltre che desiderare una donna mi vengono strane idee, spesso desidero oggetti per me stesso via anale, in quei momenti farei di tutto per averli ricevendoli solo da donne, mi masturbo e poi mi passa per un pò. Chiedo gentilmente una risposta che mi faccia capire se i miei desideri sono fuori dal normale o no.
Grazie e invio distinti saluti.
Anonimo
Caro Anonimo,
Come si è detto tante volte in questa rubrica, nessuno è in grado di poter definire cosa sia normale e cosa no, perché la ‘normalità’ per ciascuno di noi è fortemente influenzata dalle proprie esperienze di vita, dalle proprie abitudini, dalle tradizioni, le credenze, le paure, i miti, i riti… Insomma, lei deve uscire dalla logica dell’etichettamento, perché questa strada non le darà mai delle certezze. Piuttosto si chieda : Queste mie fantasie possono fare del male a me stesso o a qualcun altro? Se si, è bene correre ai ripari, se no…
Cordiali saluti.
Dott. Walter La Gatta
UN’INNOCENTE VOGLIA ?
Ho quarantacinque anni e vivo senza figli con la mia attuale partner di sette anni più giovane. La mia vita sessuale si è un po’ affievolita negli ultimi tempi, per le ragioni che esporrò. Fino ad un anno fa vivevo ancora bene con la mia compagna, ma da circa un anno è emerso un problema davvero singolare, un po’ tragicomico. Ritengo di avere (sia ora che in passato) stimoli sessuali più o meno normali, tuttavia fin dall’età della pubertà ho avuto la prerogativa di eccitarmi sessualmente nell’osservare una donna lavarsi i capelli (una qualunque, bella o brutta non fa differenza). Intendo dire che, in particolari condizioni, posso giungere perfino all’eiaculazione, guardando una donna mentre si fa lo shampoo.
Di norma ho mantenuto il segreto, perché trovo la cosa un po’ imbarazzante. Ma ho sempre chiesto ed ottenuto dalle mie precedenti partner di poter “sfogare” questa mia strana, innocente voglia voyeuristica, assistendole durante l’operazione di lavaggio dei
capelli. Sia chiaro che, peraltro, con queste stesse persone ho avuto anche normali e piacevoli rapporti sessuali di tipo tradizionale, per così dire.
Con l’attuale partner purtroppo questo equilibrio è venuto meno. In realtà questa persona non ha mai accettato di buon grado di lavarsi i capelli al mio cospetto, bollandomi di infantilismo e di stupidaggine (ma io non mi vedo così). Da un anno rifiuta totalmente di accedere alla mia richiesta, e si lava la testa solo quando io non sono a casa.
Io avevo accettato in qualche modo le sue ragioni, d’altra parte i nostri rapporti erano proseguiti abbastanza normalmente, pensavo che mi sarei rassegnato e basta. Ma con mia sorpresa da diversi mesi mi sento frustrato, infastidito, deluso, escluso, umiliato, insoddisfatto, triste.
Dopo avere passato in rassegna varie possibilità, ora ho maturato la convinzione, sorprendente anche per me, che ciò dipende dalla “privazione” inflittami, tra l’altro mi capita relativamente spesso di fare anche sogni attinenti a questa vicenda. Confesso che
tale conclusione mi spaventa, temo di essere in un vicolo cieco. Le assicuro che anche negli anni passati ho tentato spesso di “togliermi il vizio”, cercando di soffocare lo stimolo che si attiva in me nel vedere una donna farsi lo shampoo. Io sono giunto alla conclusione che è impossibile, forse perché non lo desidero davvero, d’altra parte non so nemmeno da dove questo stimolo giunga, per quanto abbia frugato nella mia memoria non ricordo fatti particolari. Non conosco nessun altro che abbia questa strana affezione.
Diverse domande mi angosciano: sono forse “malato”, non potendo rinunciare ad una cosa apparentemente insignificante? Devo tornare ad insistere con lei per potere ottenere quanto desidero? (ma ne avrò un ulteriore rifiuto e forse sarò anche deriso). Dovrò lasciare la mia donna per questo? (e come lo spiegherei a lei, per non dire di parenti
e amici: “Mia moglie non vuole farsi vedere con la testa insaponata”?).
Mi scuso per avere dovuto sintetizzare parecchio. So che esistono problemi in apparenza più concreti e più comuni, ma io soffro quanto coloro che da quei problemi sono afflitti. Sarebbe bello poter risolvere tutto aderendo all’invito già fattomi in passato: “Orsù,
comportati da adulto” !
Prego, se può, mi dica la sua.
Danilo.
Caro Danilo,
Io credo che la sua ‘perversione’ di fastidio alla sua donna non in quanto tale, ma perché probabilmente le è stata presentata in modo sbagliato ed un po’ invadente. Infatti, nell’intimità ciascuno di noi vuole fare le sue cose con tranquillità e non essere infastidito da nessuno. E’ come se la sua donna le chiedesse di guardarla mente lei si lava i piedi e nel guardarla cominciasse a contorcersi fino ad arrivare all’orgasmo… La prima volta le potrebbe fare anche piacere, ma dopo un po’ di tempo sono sicura che anche lei si infastidirebbe di non poter dedicarsi alla sua igiene personale nei tempi e nei modi che le sono propri, senza essere infastidito. Un conto infatti è presentare questa cosa come un gioco d’amore e proporlo durante un rapporto sessuale, nei preliminari, nel dopo, quando vuole… Un conto è invece alzarsi un lunedì mattina per andare al lavoro, decidere di farsi una doccia veloce, uno shampoo e… In questi momenti non si pensa all’erotismo, ma alla vita quotidiana, ai problemi di tutti i giorni; in questi momenti l’erotismo è fuori luogo.
Il mio parere dunque è che lei, lungi dall’obbligare la sua compagna ad insaponarsi la testa anche quando non vuole, dovrebbe essere così abile da far diventare questa ossessione parafiliaca in un gioco erotico che piaccia (e molto), anche alla sua compagna.Se non dovesse riuscirci, non le rimane che immaginare…
Cordiali saluti.
Dott. Walter La Gatta
DEVO CONCLUDERE CHE…
Ho 25 anni,ed un problema che mi preoccupa:non ho mai raggiunto l’orgasmo in seguito ad un rapporto sessuale.Riesco a raggiungerlo solo con la masturbazione,senza penetrazione,quindi solamente con lo “strofinio”della vagina.Devo ammettere che il mio ragazzo mi conosce molto bene ed entrambi cerchiamo di andare l’uno incontro all’altro.Ho anche provato con “fantasie sessuali” senza alcun risultato, i miei tempi poi si prolungano e concludo poi fingendo l’orgasmo. In seguito a visite ginecologiche per controlli vari non mi è stato riscontrato nulla di anormale a livello anatomico,solo diagnosi di utero retroverso:può influire sul problema?Devo concludere che riesco solo a raggiungere un orgasmo a livello clitorideo?Ringrazio per l’attenzione
accordatami.
25 enne
Cara 25enne,
Si, può concludere questo, almeno per il momento. Può darsi che, nel tempo, magari sperimentando nuove posizioni, nuove tecniche e nuovi partners, questa situazione cambierà. In ogni caso, se così fosse, non dovrebbe sentirsi preoccupata, perché l’orgasmo clitorideo non è secondo a quello vaginale: è solo un modo diverso per raggiungere il piacere. Se poi vogliamo chiamare ‘diverso’ una cosa che provano 7 donne su 10…
Mi raccomando invece di non fingere mai l’orgasmo: è un comportamento sbagliato, di cui con il passare del tempo ci si pente.
La saluto cordialmente.
Dott. Walter La Gatta
NON RIESCO A RIMANERE INCINTA
Sono una ragazza di 27 anni, sposata da quasi 4 con un uomo di 34 anni. Da settembre 2001 non prendo più la pillola perché abbiamo deciso di avere un figlio. Abbiamo rapporti sessuali ogni week end. Non riesco a rimanere incinta. Potrebbe dipendere dal fatto che nel rapporto sessuale io sono sopra e lui arriva prima all’orgasmo?
Laura
Cara Laura,
Si può parlare di infertilità solo dopo almeno un anno di tentativi. Infertilità non significa sterilità: un conto infatti è avere delle più o meno leggere difficoltà nel rimanere incinta, altro è avere dei problemi che non consentono la fecondazione. Dunque non è ancora il caso di allarmarsi!
Quanto alla posizione sessuale, le consiglierei, ma solo nel periodo dell’ovulazione, per non rovinare la vostra intesa di coppia, che deve essere preservata, di utilizzare la posizione del missionario o, meglio, della penetrazione vaginale da tergo. Le consiglierei poi di restare distesa, dopo il rapporto, per almeno un’ora e magari per tutta la notte, risolvendo la situazione igienica con dei fazzolettini bagnati o con altro mezzo di pulizia esterna. Al mattino, una bella doccia e… Speriamo bene!
Dott. La Gatta
PROFILATTICO SPORCO
Salve sono una ragazza di 20, volevo chiedervi una cosa. Un po’ di giorni fa’ ho avuto un rapporto sessuale con il il mio ragazzo. Solo che dopo un 10minuti di preliminari il mio ragazzo si e’ infilato il profilattico. Nell’infilare si e sporcato ed e’ stato pulito
con un fazzolettino. La domanda e’ questa: se il profilattico non e’ stato pulito bene c’e’ possibilità di aver fatto un pasticcioooo!!!! vi prego rispondetemi Grazie Rita
Cara Rita,
Ma a cosa serve chiudere le stalle quando i buoi sono usciti? Se dovete usare il profilattico, usatelo nei modi e nei tempi giusti, altrimenti passate alla pillola, che è molto più sicura…
Dott. La Gatta
POLLUZIONI NOTTURNE
Salve Dottore,
dopo aver letto la sua risposta data ad un 19 enne con problemi di polluzioni notturne, non ho potuto fare a meno di scriverle del mio stato attuale circa il problema trattato. Praticamente arrivato all’ età di 31 anni ho questo problema continuo, mi capita spesso di avere polluzioni notturne, pur avendo una vita sessuale normale in quanto sposato. Sta diventando preoccupante vorrei capire se questo stato sia normale o da considerare un problema e se tale dovuto a cosa. Le faccio presente che circa 8 anni fa sono stato operato di varicocele sx, potrebbe dipendere da questo? Inoltre, vorrei capire se queste eiaculazioni contengono sperma o altro. Può chiarirmi un po’ le idee? Spero di essere stato chiaro nello spiegarmi comunque ringrazio anticipatamente per la risposta. Paolo
Caro Paolo,
Che significa per lei avere una vita sessuale ‘normale’, in quanto sposato? Probabilmente i vostri rapporti sessuali non sono così frequenti come lei magari desidererebbe. Le capita di fare sogni erotici? Durante la giornata ha delle erezioni spontanee piuttosto prolungate?
Se così, questa è la ragione delle sue polluzioni, che non sono affatto preoccupanti, non dipendono dal varicocele e naturalmente contengono sperma, come le eiaculazioni ‘da sveglio’. Cerchi di prestare maggiore attenzione ai suoi desideri erotici e vedrà che il ‘disturbo’ regredirà spontaneamente.
Se la cosa dovesse proseguire, si rivolga ad uno specialista andrologo o urologo.
Cordiali saluti.
Dott. Walter La Gatta
SE DOPO LA MASTURBAZIONE..
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Carissimo Dottore vorrei sapere alcune cose che non oso chiedere a nessuno… Se dopo la masturbazione al mio ragazzo (le mie mani e le mani di lui) si sporcano di sperma, e ci puliamo con un fazzoletto gli spermatozoi sono ancora vivi?? o appena escono all’aria muoiono istantaneamente?? se dopo pochi attimi che si e’ pulito le mani sporche di sperma senza lavarsele mi mette le dita nella vagina c’e’ rischio di rimanere incinta? se invece si lava le mani e anche il pene con un semplice sapone e mi tocca o si infila un profilattico per poi fare l’amore, non c’e’ rischio che nelle mani ci siano ancora gli spermini vivi? Sono un po’ confusa ma lo vorrei tanto sapere mi aiuterebbe a vivere piu’ tranquillamente la ringrazio tantissimo un bacio da Roberta
Carissima Roberta,
Gli ‘spermini’ sono potenti, ma forse tu li sopravvaluti un po’. Essi vivono, anche in condizioni avverse, per qualche ora, ma in genere non resistono ai trattamenti che descrivi… In ogni caso la regola è quella di lavarsi, se possibile, oppure usare fazzolettini bagnati e poi asciutti. Saluti.
Dott. Walter La Gatta Ancona
LE MIE LEI
Non so spiegarmelo ed è contro i miei valori ma da 4 anni ho una doppia vita: una fidanzata e un’amante.
La fretta è cattiva consigliera mi sono detto, ma 4 anni sono tanti. non so scegliere, sono complementari, bella e dolce una; sensuale e arricchente l’altra.Potrei andare avanti per ore a fare la lista razionale dei pro e contro senza arrivare a niente. Ho trent’anni un ottimo lavoro, un bella casa nella capitale e non vedo l’ora di sposarmi: ma con chi? Ho paura di prendere una decisione e così sò che prima o poi decideranno gli eventi o loro, le mie due anime gemelle, per me: un inetto!
Anonymus
Se lei invece di avere due donne ne avesse venti, si accorgerebbe che ognuna di esse ha una particolarità per cui non merita di essere lasciata. Se poi, invece di venti, ne avesse duecento, la cosa non sarebbe poi tanto diversa. Il problema sta nel fatto che lei vive in una società dove di moglie se ne prende una sola e dove la moglie è abituata a sentirsi ‘unica’. Conclusione: probabilmente lei non è ancora pronto per il matrimonio, non è ancora ‘maturo’ per stabilire una relazione esclusiva con una donna e forse non si è ancora mai innamorato veramente.
Auguri!
Dott. Walter La Gatta Ancona
LEI AMA IL SESSO ‘NORMALE’
Mi chiamo Luca è le sarei grato se analizzasse il mio problema; sono un ragazzo di 28 anni ed ho un rapporto di coppia con una ragazza da sette anni.
Il nostro rapporto in quasi tutti i campi è ottimo: abbiamo dialogo, litighiamo il giusto, ci rispettiamo a vicenda e soprattutto c’è sempre stata lealtà; l’unico campo in cui ci sono dei problemi(anche se non gravi) è quello sessuale. Lei diciamo che per quanto riguarda il sesso ha un approccio normale e qui nasce il problema perché a me piacerebbe viverlo in modo più trasgressivo , per es: a me piace molto vederla vestita in maniera provocante , amo l’esibizionismo, adoro praticare sesso in luoghi insoliti e tutte quelle situazioni un pò piccanti…specialmente quella dell’abbiglamento per me è quasi un ossessione (adoro vedere che altre persone la desiderino); chiaramente questi giochi mi piace farli quando siamo soli e non con la compagnia che regolarmente giriamo…
Ne abbiamo parlato spesso, forse troppo (tante volte l’ho quasi ossessionata) ma i risultati sono stati che una volta su cento lei “cerca” di venirmi incontro ma per il resto delle volte ci sono attriti e tante volte rischiamo di litigare(sostiene di non essere a suo agio).
Il problema principale è che tantissime volte per me è come una delusione e anche per giorni interi non riesco a togliermelo dalla testa (vedo altre ragazze molto disinibite e mi viene il nervoso perché la mia non è cosi); questo mi porta a rovinarmi giornate intere e siccome io studio all’università , sarebbe meglio che avessi la mente libera da questi pensieri (che riconosco non cosi importanti ma che mi assillano lo stesso).Inoltre finisco spesso con il praticare la masturbazione cercando di ricreare le situazioni che mi sarebbe piaciuto vivere con lei.
Ora io vorrei che noi raggiungessimo un compromesso, cioè un punto a metà strada tra le mie fantasie e la sua posizione “normale” (anche se a volte credo che la sua sia più pigrizia che altro: è più comodo un paio di jeans e le scarpe da ginnastica e praticare sesso normalmente tra le pareti domestiche quando capita l’occasione), anche perché ci amiamo e poi non vorrei mai perdere una ragazza la quale mi porta rispetto e lealtà (cosa molto rara).
Spero possa aiutarmi sia per quanto riguarda me, nel senso che vorrei avere un maggior controllo di queste mie emozioni (non vorrei rovinare il rapporto), sia per quanto riguarda lei , nel senso che vorrei riuscire a realizzare ogni tanto i mie desideri…
La ringrazio e attendo una sua risposta.
Caro Luca,
Ma che c’è di male nell’essere ‘normali’? Sicuramente è giusto non criminalizzare chi ama il sesso un po’ piccante e trasgressivo, ma sicuramente mi sento di difendere con altrettanta convinzione anche chi vuole fare della sua vita una vita ‘normale’, aspetti sessuali compresi. Del resto mi sembra che tu voglia un po’ ‘la botte piena e la moglie ubriaca’ : apprezzi la sua lealtà ed il rispetto verso la tua persona, ma la vorresti più trasgressiva e disinibita… Ma una persona trasgressiva e disinibita sarebbe poi leale e ‘rispettosa’ nel vostro rapporto?
Insomma, sei tu che devi scegliere: vuoi una ragazza ‘normale’ o una ragazza ‘trasgressiva’? Parlando per simbolismi, per te conta più il soggiorno o la camera da letto? Devi compiere una scelta chiara e definita e poi… Sopportarne gli annessi e connessi, perché come ti sarai sicuramente accorto anche tu, una persona ‘perfetta’ non esiste!
Saluti cordiali.
Dott. Walter La Gatta
CREDEVO NEL DESTINO
Egregio dottore, ho un discorso un pò lungo da farle. Pur non essendo una persona particolarmente romantica, appartengo a quella categoria di donne che si è illusa per anni di trovare l’uomo “del destino”, l’uomo di cui potersi fidare e nelle mani del quale consegnare la propria coscienza e il proprio corpo, senza inibizioni di sorta.
Un uomo con cui raggiungere la fusione del corpo e della mente. Ho avuto diverse esperienze ma, non ho mai concesso, se non fino a poco tempo fa, di arrivare addirittura a masturbarmi, poiché convinta, ogni volta, che il ragazzo con cui ero, non era quello che io cercavo e non mi andava neanche di essere toccata .
Adesso ho 25, sono ancora in forma ma divento sempre più infelice perché non ho una vita sessuale soddisfacente, sebbene io ce la metti tutta per averla! A partire da febbraio ho avuto una storia d’amore con un ragazzo che dopo avermi corteggiato in ogni modo e con grande tenerezza, mi ha poi svelato il proprio essere “bastardo”. Fortunatamente con lui non ho avuto rapporti sessuali di cui pentirmi. Nel frattempo ho trovato in un mio vecchio amico un porto in cui rifugiarmi. E’ diventato il mio confidente e con lui ho raggiunto un’intesa intellettuale perfetta. Nel mese di luglio, mi sono accorta che il suo interesse nei miei confronti andava oltre la semplice amicizia, senza però essere Amore. La cosa mi ha infastidito e per un pò lo ho evitato. Poi abbiamo ripreso a frequentarci e una settimana fa, complice il vino ed un’atmosfera incantata ci siamo baciati. Io non provo attrazione nei suoi confronti, ma di lui mi fido, ci vogliamo bene e, lo ammetto, ho un disperato bisogno di sentirmi desiderata e coccolata, ma anche di scoprirmi donna ed incominciare ad “utilizzare” degli organi a cui fino ad ora avevo negato di “funzionare”. In realtà non provo grande piacere quando mi tocca, ma il calore delle sue mani su di me mi riscalda la coscienza e mi fa sentire un pò meno sola. Sabato sera, dopo averlo condotto in un posto tranquillo, ho lasciato che mi spogliasse e toccasse come voleva. Pur essendo convinta della “giustezza” di quello che stavo facendo ero molto nervosa. Quando mi ha penetrato con un dito ho sentito un lieve bruciore, che però spesso si trasformava in piacere ma quando ha provato ad infilarmi 2 dita, allora si, ho cominciato ad avvertire un dolore quasi insopportabile. Dimenticavo, ero asciutta come non mai. Non ne parliamo quando ha tentato di penetrarmi!!! Non riusciva neanche ad entrare, mi faceva malissimo e quando – dopo una mezz’ora, se non più di tentativi – ci è riuscito, non è andato oltre i 3 o 4 centimetri, se non meno, perché io non riuscivo a sopportare il dolore e quasi piangevo. Ma il fatto di non riuscirci mi rendeva ancora più nervosa e frustrata. Vorrei tanto riuscirci e lasciar fiorire la mia femminilità (… questo romanticismo mi disgusta..), però non ci riesco!!!! Credo che sia vaginismo. Come mi dispiace non riuscire a godere, mi sento mutilata! Io non lo amo però sono profondamente convinta che sarebbe la persona migliore con cui raggiungere questo traguardo, perché almeno sono convinta che la sua amicizia nei miei confronti sia sincera, e questo è già tanto!!! Il tempo sta passando e temo di ritrovarmi improvvisamente flaccida e decrepita, senza che mai uomo possa aver goduto del mio corpo. Mi dica cosa devo pensare e se mai riuscirò a farcela!!! Ne ho un tale bisogno che mi viene da piangere!!! Ieri lui mi ha detto che è stato bellissimo, nonostante non ci sia riuscito e nonostante io a volte gridassi, non proprio di voluttà. Se qualcuno si fosse trovato a passare da quelle parti e ad udire qualcosa, avrebbe pensato che si stesse uccidendo un maiale, piuttosto che essere in prossimità di una coppia che stava facendo l’amore!!! Se mi risponde la prego di farlo sulla mia e-mail e non nella rubrica in cui ci sono i quesiti, perché non amo parlare della mia intimità in pubblico. Cmq, se proprio non può evitare di farlo, metta un altro nome. Le consiglierei Olivia, che è proprio un brutto nome…. forse chiedo troppo, ma la prego di aiutarmi, mi sento triste e non c’è nessuno che mi possa aiutare. La ringrazio anticipatamente, non immagina quanto sarà ben accetto il suo consiglio!!
Olivia
Cara Olivia,
Mi scusi anzitutto se le rispondo pubblicamente, ma questa, come lei sa, è una condizione indispensabile per avere una risposta.
La mia impressione è che lei abbia idealizzato non solo l’Uomo, ma l’Amore ed anche i Rapporti Sessuali.
Credo che lei dovrebbe cercare di guardare alla realtà con meno illusioni. Infatti, è normale che una donna che non ha mai avuto rapporti sessuali e che si avvicini ad essi con ansia e nervosismo, non provi piacere. Sarebbe strano se fosse il contrario.
Quello che io consiglio sempre in questi casi, è di arrivare ad avere il rapporto sessuale completo con molta gradualità, in modo che ci si possa più facilmente rilassare e ci si possa armonizzare meglio, nei gesti e nei movimenti.
Mi sembra infatti che molto male abbia fatto il suo amico a voler continuare nei tentativi, vista la situazione, che lei associa addirittura all’uccisione di un maiale. Probabilmente anche lui è poco esperto e, prima di pensare ad una diagnosi di vaginismo, dovrebbe chiedersi se magari non si sia affidata, per la sua prima volta, a qualcuno che, a sua volta, non sapeva da che parte cominciare.
Con questo non le voglio dire che il partner sessuale debba essere scelto in base al suo potere seduttivo ed alla sua abilità amatoria, ma certamente non va scelto solamente perché con lui si è creata una bella amicizia.
Oggi si chiede moltissimo al nostro partner: deve essere bello, prestante, intelligente, amico ed avere anche sex appeal. Troppe cose, per una sola persona: chi riesce a trovare tutto questo può dirsi davvero molto fortunato.
A mio parere lei dovrebbe cominciare un po’ a scindere l’attrazione intellettuale da quella sessuale, perché fare sesso con un amico non solo non è eccitante, ma è anche un po’ imbarazzante e non può che lasciare ricordi spiacevoli, se non causare la perdita stessa dell’amico.
Dunque, cara Olivia, si guardi un po’ intorno e cerchi di ragionare in modo più ‘maschile’: non sempre è necessario coinvolgersi anche sentimentalmente con il proprio partner o addirittura ‘consegnargli la propria coscienza’. Questo accadrà solo quando troverà la persona ‘giusta’.
Per trovarla però occorre anche saperla scegliere ed un po’ di esperienza in questo campo potrà senz’altro aiutarla a scegliere con maggiore consapevolezza.
La saluto cordialmente.
Dott. Walter La Gatta
COSA MI STA ACCADENDO?
Salve. Mi chiamo Mauro e ho 31 anni. Da circa un anno accuso un forte calo del desiderio sessuale. Premetto che ho sempre avuto un’attività sessuale abbastanza intensa e non sono omosessuale. Adesso tutte le volte che mi trovo in intimità (non ho una ragazza stabile) mi sento a disagio, forti stati d’ansia a tal punto che mi infastidisce il rapporto sessuale. Anche con ragazze con le quali comincio ad avere storie importanti evito sempre l’approccio sessuale fino al punto di rinunciare alla storia stessa per evitare brutte figure. Che cosa mi sta accadendo? Grazie.
Mauro
Salve Mauro, credo che lei stia vivendo un periodo della sua vita caratterizzato da ansia e stress, anche se non posso capire dalla sua lettera per quale motivo. Tutto ciò si riverbera anche sulla sua vita sessuale, causandole disagio e difficoltà. In particolare mi par di capire che nel momento in cui dovrebbe lasciarsi andare al piacere sessuale, viene invece assalito da ansia, che possiamo definire di prestazione, e che le impedisce di godere pienamente del rapporto sessuale, ma anche della relazione affettiva che potrebbe legarla alla sua partner. Penso che per ritrovare il suo equilibrio dovrebbe rivolgersi allo specialista, psicologo o sessuologo, che in breve potrà aiutarla a superare il suo disagio. Saluti
Dott. Walter La Gatta
MATRIMONIO RIPARATORE
Ho 26 anni e tra 2 mesi mi sposerò. la mia fidanzata è mia coetanea, siamo fidanzati da 3 anni 1/2 e il nostro matrimonio arriva dopo la notizia che lei aspetta un bimbo. Matrimonio riparatore, insomma…
Da quando abbiamo saputo del bimbo, o da poche settimane dopo, non riusciamo più a fare l’amore, e la cosa dura ormai da 2 mesi: lei contrae involontariamente i muscoli perineali impedendomi assolutamente la penetrazione e procurandomi forti dolori nel tentativo. io di contro eiaculo precocemente, prima d’aver penetrato completamente, cosa del resto impossibile. una volta ho eiaculato addirittura prima di tentare la penetrazione: un disastro!
Doppio guaio, insomma. lei dice che ha paura di farmi male e a causa di ciò si contrae ancora di più, o che prima di tentare la penetrazione si sorprende a pensare ‘dai, stai calma e rilassata, non contrarti’ e questo chiaramente peggiora le cose, e ne determina l’andamento.Io di contro ho paura di sentire male. non sono mai stato di lunga durata, ma mai così breve, eiaculo dopo 2-10 secondi dall’inizio dei tentativi (una volta anche prima come le dicevo)
Che dobbiamo fare? tentiamo prima di risolvere da soli la cosa, che abbiamo già abbastanza casini per la testa. mi consiglia come fare?
grazie
M.
Salve M.
Direi che la cosa migliore da fare è non dare importanza a questa cosa, perché una gravidanza, specialmente la prima, avuta poi nelle vostre condizioni, è più che naturale che generi uno stato di forte ansietà e magari sensi di colpa inconsci per la situazione difficile in cui ci si è venuti a trovare.
Lei fa bene a pensare : ‘sono calma e rilassata’, mentre fa male a darsi comandi negativi, tipo: ‘non contrarti’, perché ottengono l’effetto opposto. Il consiglio è quello di rilassarvi un po’, cercando, in questo primo periodo, dei piaceri alternativi alla penetrazione.
Cordiali saluti.
Dott. Walter La Gatta
HO UN PROBLEMA DA UN MESE
Egregio Dottore, sono un ragazzo di 20 anni e mi chiamo Marco. Ho un problema da un mese circa e, non potendone parlare con nessuno, le chiedo un aiuto; Sono fidanzato da quasi tre mesi e da due ho rapporti sessuali
giornalieri anche se un pò monotoni a causa della scarsa esperienza della mia ragazza. Il problema sorge in quanto le mie prestazioni che prima erano eccellenti, durature e molto intense, ora sono scarse per non dire deludenti in quanto l’orgasmo tende ad arrivarmi molto presto. Vorrei sapere se influisce il fatto che ho rapporti giornalieri, o che sto attraversando un periodo di stress. Chiedo per cortesia una risposta e soprattutto la
soluzione di questo problema che mi comporta diversi momenti di ansia e preoccupazione. La ringrazio anticipatamente. Le scrivo il mio indirizzo e-mail nel caso mi volesse rispondere privatamente. Grazie
marco
Salve Marco, l’ansia e la preoccupazione che esprime nella sua lettera possono già essere una risposta alla sua domanda. Infatti né l’una né l’altra vanno d’accordo con una soddisfacente vita sessuale. Dovrebbe quindi superare i motivi che la preoccupano, ed accostarsi alla sessualità con un atteggiamento positivo e sgombro da pensieri ansiogeni. Tutto ciò, naturalmente, richiede qualche tempo, mentre il diminuire per un po’ la frequenza dei vostri rapporti potrebbe riportare in equilibrio le vostre reciproche prestazioni. Provi, e mi faccia sapere. Saluti
Dott. Walter La Gatta
p.s. Non diamo risposte private!
PAURA DI RESTARE INCINTA
Gentile Dottore,
mi chiamo Marina, ho 23 anni, da sei mesi frequento un ragazzo stupendo, una persona che adoro e che davvero mi rende felice. Abbiamo una buonissima intesa, l’abbiamo avuta dal primo istante. Nei primi mesi reagivo bene agli stimoli sessuali e in realtà, anche ora. Ma spesso e volentieri non riesco più a raggiungere l’orgasmo, non come prima. Non credo che sia una cosa da attribuire a stress o stanchezza. Ora ho bisogno di essere stimolata per raggiungere piacere. Premetto che non è assolutamente cambiato nulla con questa persona, e se cambiamenti vi sono stati, solo in maniera positiva. E’ una questione che risale ai primi anni di adolescenza. Ho ricevuto un’educazione sessuale un po’ rigida dai miei genitori, soprattutto da mia madre, ed ho sempre avuto paura di restare incinta, anche quando le situazioni garantivano il contrario. Avevo timore di crearle un dispiacere, avere un senso di colpa… sembra stupido lo so, ma aprendomi forse, potrà capire meglio la situazione.Da un po’ di tempo, con il mio ragazzo, abbiamo sperimentato il sesso anale..non vorrei che per questa pratica, il mio inconscio, cercasse ora questo piacere, sapendo di non potermi lasciare gravida, dando un freno al mio orgasmo, quello che da natura dovrebbe essere normale tra un uomo e una donna.Sono così impaurita…mi sembra di essere malata…!!! Ne ho parlato anche con il mio ragazzo, non manca il dialogo tra noi su nessun fronte, ho spiegato lui il mio terrore di restare incinta, la mia paura di sbagliare… …non so… mi dica Lei qualcosa…
Grazie Dottore,e complimenti per i consigli che sa dare.
Marina
Cara Marina, credo lei abbia ragione quando dice che stanchezza o stress non sono la causa dei suoi problemi. Se i rapporti col suo ragazzo, come lei stessa dice, sono così intensi, la causa della sua difficoltà ad avere orgasmi è da ricercare altrove. E’ abbastanza frequente, nella pratica clinica, trovare persone che, come lei, hanno ricevuto una educazione dove la sessualità è stata un tabù. Come conseguenza queste persone hanno difficoltà a lasciarsi andare all’orgasmo, e quando accade lo vivono con più o meno forti sensi di colpa. Nel suo caso, la paura di una gravidanza anche quando non ci sono le condizioni, può essere il suo modo inconscio di difendersi da quei sensi di colpa, tenendola lontana dal piacere sessuale. Continui ancora il dialogo con il suo ragazzo, la può aiutare a liberarsi dalle sue paure. Quanto ai rapporti anali, tutte le forme di sessualità, se apprezzate e condivise da entrambi, consolidano la relazione di coppia: non trascuri però il suo piacere e, per concludere, non dimentichi di usare un efficace anticoncezionale, per sua maggiore tranquillità.
La saluto cordialmente.
Dott. Walter La Gatta
SENSO DI ASTENIA
Ho 31 anni e il problema e’ legato a un senso di astenia cronica, legato direi al problema della masturbazione. In breve, verso i 17 anni ho iniziato a praticare la masturbazione, e ricordo che se accadeva ci voleva poi qualche giorno (2-5) prima di riuscirmi a sentire nuovamente “a posto”, nel senso che successivamente alla masturbazione provavo per qualche giorno un senso di disagio e di astenia, che avvertivo tipicamente soprattutto in sede genitale, alle gambe, poi progressivamente diventava dopo 2-3 giorni come un senso di formicolio diffuso che già riconoscevo come un segnale che stavo per smaltire tutto e tornare a posto, finché mi ritrovavo di nuovo “a posto”. Certamente se mi fossi messo a giocare a calcio, ad esempio, il giorno dopo la masturbazione avrei reso poco. A volte mi e capitato di masturbarmi nuovamente a distanza di uno o due giorni dalla precedente masturbazione, il che mi provocava come un sovraccarico di disagio e astenia, per cui magari poteva essere necessario poi anche qualche giorno in più per smaltire entrambe le masturbazioni.
Verso i 22-23 anni ho avuto un periodo un po’ nero per varie questioni (solitudine nel nuovo ambiente universitario, un po’ di problemi vari etc) per cui probabilmente mi sono masturbato per un periodo in modo eccessivo, entrando un po’ in un circolo vizioso e masturbandomi spesso senza più aspettare di aver smaltito le masturbazioni precedenti.
Il risultato e’ che comunque si e creato, credo per questo motivo, un senso di astenia cronico, per cui anche se ora faccio passare 10 giorni senza masturbarmi rimane questa astenia, non riesco a recuperare più la forma normale.
Ho avuto anche delle relazioni e dei rapporti completi con ragazze con cui ero fidanzato, seppure saltuariamente, ma la situazione dopo vari anni e tuttora questa. Ho una vita sufficientemente normale ma non ho la piena forma ed energia, anche se trovo la potenza sessuale se devo avere un rapporto. Collegando il problema in questi termini, ho pensato che le due strade per risolverlo potrebbero essere o la castità, almeno per lunghi periodi senza mai masturbarmi (ma mi e pressoché impossibile riuscirci da solo), o avere rapporti solo completi (che a differenza della masturbazione so che lasciano rilassati e non astenici in questo senso), ma non ho una ragazza o una moglie fissa e poi mi sembrerebbe di usarla.
Aggiungo che il tipo di astenia e tipicamente quello postmasturbatorio, non ho una generica stanchezza ma un tipico disagio riferito soprattutto a gambe e genitali come sempre per me e stato dopo le prime masturbazioni. A volte neanche ci peno tanto, ci convivo, ma se mi chiede di giocare a calcio o di fare attività fisica intensa io tuttora non reggo a lungo, forse riuscirei solo a fare il portiere.
Come posso risolvere la cosa?
Mario
Caro Mario,
Dalle sue teorie e dal suo modo di esprimersi è evidente che lei non è completamente digiuno della materia psicologica: purtroppo però le letture che lei ha fatto in merito sono ampiamente superate e non sono prese più nemmeno in considerazione dagli specialisti che si occupano di sessuologia.
Infatti, a parlare di psicoastenia era stato per primo Janet, intorno alla fine dello scorso secolo. La sindrome astenica era dovuta, per questo psicologo ante-litteram, all’insufficienza di forza psicologica, che si manifestava come apatia, aumentando dopo uno sforzo e diminuendo dopo il riposo. La terapia di questa sindrome astenica era da lui stabilita in tre punti: aumentare le entrate, diminuire le spese, liquidare i debiti. Detto in altre parole Janet riteneva che, per ritrovare la salute psichica, occorresse ricaricarsi di energie, diminuire il loro dispendio e, una volta riottenuta la salute, liquidare una volta per tutte, magari insieme ad un terapeuta, tutte le situazioni indesiderabili della propria esistenza, per non correre il rischio di riammalarsi.
Per diminuire il dispendio, ovvero per fare ‘risparmi psicologici’ era necessario evitare tutte le forme di dispersione della forza psichica e fisiologica, evitando persone, relazioni ed attività superflue. Fra queste ultime, ovviamente, la masturbazione, ma ad esempio anche l’avere figli, per le donne ‘asteniche’: Janet consigliava loro di non cercare figli o, qualora ciò fosse stato impossibile, ricoverarli in un istituto per qualche tempo, al fine di non disperdere le energie.
Credo che lei a questo punto si sia reso conto da solo quanto obsolete siano tali teorie e per questo sia disponibile, non dico ad accettare, ma almeno ad ascoltare, le teorie della moderna psicosessuologia in merito al suo problema. Ebbene, oggi non si ritiene che la masturbazione abbia alcun effetto dannoso sull’individuo: non provoca malattie, né astenie, né altre situazioni del genere, a meno che, ovviamente, non vi siano dei comportamenti compulsivi, dovuti a tratti ossessivi, che portano il soggetto a praticare tale atto in modo continuo e ripetuto, più volte al giorno, ogni giorno. Poiché non è chiaramente questo il suo caso, visto che lei può scegliere se compiere o meno l’atto masturbatorio, possiamo concludere che le sue sono solo delle autosuggestioni e che lei dopo l’autoerotismo è fisicamente in grado di fare qualsiasi cosa, anche le sue partite al pallone, anche come attaccante. Il problema, a mio avviso, è psicologico, legato a sensi di colpa che lei ha somatizzato con questa pseudo-sintomatologia ‘astenica’, con la quale tuttavia riesce a regolare il suo comportamento ed a gestirsi nei rapporti di coppia.
Non credo che lei possa uscire da questa situazione da solo: non è facile buttare al vento quelle che per lei sono delle certezze, delle regole, delle abitudini, senza averne elaborate di nuove, più adatte alle sue esigenze.
Per questo, caro Mario, ci vuole assolutamente uno ‘psic’…
In bocca al lupo.
Dott. Walter La Gatta
UNA FORTISSIMA ATTRAZIONE
Ho una fortissima attrazione sessuale per una donna che lavora con me e più grande di qualche anno (io ne ho 37, lei 44). Ci frequentiamo da circa 6 anni e tra noi è nato un bellissimo rapporto di amicizia. Entrambi siamo sposati e lei è venuta pure al mio matrimonio. Ogni giorno è una guerra di sguardi e sporadici sfioramenti ma poi finisce tutto lì. Ci cerchiamo sempre per prendere il caffè insieme e spesso organizziamo anche incontri extralavoro, con i rispettivi. Nelle poche occasioni in cui abbiamo avuto dei contatti fisici (ad esempio un abbraccio) il tutto è sembrato a me molto molto intenso. Insomma tutti e due ci comportiamo da amici e basta.
Che faccio?! Non so se il comportamento che abbiamo entrambi è dovuto alla paura di rompere il bel rapporto di amicizia: perché soffrire così. Lei è sensazionale.
Aspetto il vostro parere.
P.S. – Io non voglio rompere il rapporto di amicizia.
Matteo
Caro Matteo,
La sua precisazione nel post scriptum è essenziale per cercare una risposta al suo quesito: la cosa migliore da fare è desistere!
Infatti, se a lei non fosse importato nulla dell’amicizia di questa signora, allora si poteva concludere che qualsiasi decisione poteva essere da lei presa, secondo coscienza ed in base alle opportunità che le si sarebbero offerte. Visto però che lei tiene all’amicizia di questa persona, e forse anche del ‘rispettivo’… La cosa migliore da fare è quella di lasciarla, questo si, nel suo immaginario erotico, un giardino segreto dove solo lei ha accesso e dove può entrare ed uscire senza che nessuno se ne accorga (e nessuno ne soffra!).
Cordiali saluti.
Dott. Walter La Gatta
W LA MAMMA!
Ho 28 anni e da più di dieci desidero far l’amore con mia mamma. Per la precisione fin da quando ho cominciato a masturbarmi ho provato attrazione per lei. Per anni non ho dato peso a questo pensiero, anche perché questo compariva e scompariva a seconda dei periodi. Comunque mi sono sempre vergognato di questa attrazione tanto che per evitare che mia madre la scoprisse ho sempre tenuto un comportamento un po’ rude con lei, a volte anche esagerando. Era un atteggiamento che però celava il mio vero desiderio per lei. All’età di 20 anni ho perso mio padre e da allora io e mia mamma conviviamo da soli. Per un certo periodo non ho più pensato a lei come amante.
Ho avuto anche diverse esperienze con altre ragazze nel frattempo. Mia mamma non si è mai vergognata di farsi vedere nuda da me quando si cambiava nella sua camera o quando si spogliava per farsi il bagno. Io d’altra parte, pur facendo finta di non badarci, mi nascondevo e mi masturbavo. Ha 49 anni ed è veramente una bella donna: mi intriga come nessun’altra. Anche attualmente sono fidanzato e soddisfatto, ma ciononostante non riesco a far a meno di pensare a mia mamma. Ho sentito dire che molti figli e addirittura figlie sono attratte sessualmente dalla madre nell’età dello sviluppo, ma quest’età per me è passata da un pezzo. La mia passione invece è rimasta. E mi chiedo se il problema sia risolvibile. Anzi, a dir la verità vorrei togliermi almeno una volta nella vita lo sfizio di far l’amore con lei.
Forse così mi passerà la voglia. Ci sarà un modo per tentare l’approccio con lei? Vi prego solo di non dirmi di lasciar perdere perché sarebbe una risposta troppo scontata e a cui da anni ho rinunciato. In fondo amore è sempre amore. L’incesto, se non reso pubblico, non ha nessuna ripercussione negativa. E’ tanto bella credetemi. Attendo con trepidazione una vostra risposta.
Cordiali saluti
Signor X
Salve signor X,
vorrei cominciare questa lettera da dove lei dice di volersi togliere questo sfizio. Le parole hanno sempre un significato per chi le dice, ed in psicologia ancor di più.
Ora, se lei, felicemente fidanzato e magari in odor di matrimonio, sente così forte il desiderio per sua mamma e non vede l’ora di togliersi lo sfizio, io direi che questo sfizio, proprio perché di sfizio si tratterebbe, è senz’altro meglio che lei non se lo tolga. Primo perché è uno sfizio, cioè qualcosa che è del tutto superfluo e a cui si può evidentemente rinunciare senza troppo sforzo. Poi perché, senza fare del facile moralismo, come lei temeva, l’incesto è uno dei tabù più forti della nostra cultura, a cui lei, nonostante il forte desiderio, non può ora ne potrà dopo, sottrarsi. Per cominciare le suggerisco una lettura molto più facile di quanto possa sembrare a prima vista: vada in libreria e si compri l”Edipo re” di Sofocle, e gia li troverà risposta a molti suoi interrogativi. Come lei giustamente accenna, il desiderio per uno dei genitori è un sentimento molto comune nell’infanzia e nell’adolescenza, ed è questo sentimento ancestrale che ha fatto nascere il conseguente tabù, come peraltro anche Freud ha ben spiegato (e di cui le suggerisco di leggere “Totem e Tabù”), sia per preservare la vita ordinata della comunità prima e dell’intera società poi, sia per l’esigenza di preservare l’integrità della razza umana (come forse saprà, i figli di consanguinei sono molto spesso portatori di malattie ereditarie debilitanti). Spero di averle fornito molti motivi per vivere una vita felice accanto alla sua futura moglie e per regalare anni sereni a sè e a sua madre. Togliersi questo sfizio procurerebbe a tutti voi un problema psicologico di difficile risoluzione: non si tratta di moralismo. Saluti e auguri
Dott. Walter La Gatta
LUI MI CHIEDE DI ABORTIRE
Vorrei un parere sulla seguente situazione in cui mi vengo a trovare visto che non ne posso parlare con nessuno:premetto che ho 26 anni, lavoro come impiegata in una ditta privata e sto finendo l’università,ho conosciuto dieci mesi fà un uomo di 36 anni sposato con un bambino piccolo, abbiamo iniziato una relazione, alimentata anche dal fatto che ci vedevamo spesso visto che lavora nella mia stessa azienda,c’è stato fin da subito molta passione e intesa, sò che lui ha cercato questa iniziale scappatella come fuga da una situazione familiare in cui si trovava, problemi economici imprevisti e incomprensioni della moglie, io non ero e non sono tuttora fidanzata e ero attratta da lui come uomo e come persona,la storia avrebbe dovuto durare pochi mesi invece siamo riusciti a stare insieme anche scavalcando situazioni pericolose e rischiose per dieci mesi, ad un certo punto abbiamo capito che ci eravamo innamorati veramente e sò per certo che le sue parole erano sincere ma mi ha anche detto che per amore del figlio troppo piccolo non avrebbe mai lasciato la famiglia a costo di reprimere se stesso come uomo,e lo posso anche capire….poi un giorno è successo questo…..prima di fare l’amore gli ho detto che mi ero dimenticata di prendere la pillola e che avrebbe dovuto stare attento perché non potevamo permetterci di rischiare nella situazione come la nostra…e invece non ci ha pensato minimamente scusandosi poi che in quel momento era stato preso dalla passione più cieca…. Ora Probabilmente sono incinta e lui ha parlato subito di aborto….dicendo che comunque mi sarebbe stato tanto vicino come ho fatto io nei momenti difficili della sua vita….MA A ME NON BASTA. hO AMATO TANTO QUESTO UOMO MA E’ POSSIBILE CHE TUTTO IL MIO AMORE SI SIA TRAMUTATO IN ODIO? So che se mi chiederà di abortire e lui se ne tornerà a casa dalla sua famiglia come se niente fosse IO GLI FARO’ PAGARE A VITA IL MIO SILENZIO PERCHE’ NON ACCETTO UN GESTO DEL GENERE DA UN UOMO CHE DICE DI AMARMI COSì TANTO….E RICAMBIA IL MIO AMORE ROVINANDOMI LA VITA PER SEMPRE. Non si rende conto che se in un momento della sua vita così difficile ha cercato e trovato aiuto in me e non IN SUA MOGLIE forse non ha la persona giusta vicino, come farglielo capire?
HO UNA RABBIA DENTRO CHE NON RIESCO PIù A CONTENERE.
Cosa ne pensa di questa situazione ?cosa devo fare?
Anonima
Gentile Anonima,
la prima riflessione che ritengo di dover fare con lei è sulla qualità della persona e dei sentimenti. E’ probabile che se lui ha cercato in lei la comprensione ed il sostegno che non trovava in sua moglie, non aveva accanto la persona giusta: si capisce allora perché abbia cercato in lei tutto questo. Di conseguenza, immaginando che lasci la moglie e decidiate di tenere il bambino e vivere insieme, ritengo molto probabile, anzi quasi certo, che quando ci sarà una crisi tra voi (e nella coppia capita sempre) non trovando più sostegno e comprensione in lei, la andrà a cercare nella ragazza più vicina e disponibile che troverà. I suoi sentimenti di delusione e di rabbia sono più che naturali, ma considerando la superficialità dei comportamenti di lui, non si aspetti alcun aiuto da una persona così poco matura e responsabile come il suo lui si è dimostrato, sia verso di lei che verso la propria famiglia. Chiuda questo rapporto al più presto possibile e si concentri sulla questione più importante per la sua vita: tenere questo eventuale bambino oppure scegliere di abortire? Spero moltissimo che si tratti di un falso allarme, ma l’allarme è serio: chiuda al più presto questa relazione senza futuro. Con i migliori auguri
Dott. Walter La Gatta
SONO UNA ‘PSIC’, MA…
Egregio Dottore, sono laureata in psicologia da 10 anni e ho alle spalle una psicoterapia psicoanalitica di 7 anni ma malgrado i miei studi ed il lavoro su di me, sono praticamente anorgasmica. A livello teorico so tutto, mi conosco profondamente, so che ho grande difficoltà a riuscire a lasciarmi andare, ad abbandonarmi e a fidarmi di chi mi sta di fronte. Sono consapevole dell’impatto causato sulla mia vita dalla morte di mia madre avvenuta quando ero una bimba di 9 anni, e dall’abbandono di mio marito tre mesi dopo il matrimonio nonostante fossi incinta. Ora ho trovato, dopo anni di solitudine affettiva, anche se non sessuale, un uomo. Lui è molto innamorato di me, o così sostiene ma io sto uccidendo il sentimento d’amore nei suoi confronti perchè sono terrorizzata dalla possibilità di un’altro abbandono e dal timore di scoprire troppo tardi che lui non è la persona giusta con cui passare il resto della mia vita. Uno dei motivi che mi fa dubitare di lui è la nostra relazione sessuale.
Nonostante io abbia provato l’orgasmo solo durante una breve ed intensissima relazione vissuta 8 anni fa, sono un’amante calda ed entusiasta. Con il mio attuale compagno però ho grandi difficoltà a provare eccitazione, a volte non mi lubrifico neanche. Quando mi accarezza o mi bacia trovo la cosa piacevole da un punto di vista affettivo ma mi lascia del tutto indifferente dal punto di vista sessuale. Lui, in compenso, ha qualche difficoltà nel raggiungere la piena erezione, spesso la penetrazione avviene nonostante il suo pene non sia particolarmente eretto. E anche quando va un po’ meglio, non riesco a sentirlo. Per di più si dedica pochissimo ai preliminari che servirebbero forse a “scaldarmi” un poco di più e comunque mi tocca in una maniera che non mi fa provare nessun piacere, in modo sbagliato, direi. Si può vivere una relazione vera, profonda, intensa ed appagante con un uomo che non ti fa provare piacere?
Potrei insegnargli le cose che so di me e del mio corpo ma non è una conoscenza particolarmente approfondita poichè non mi sono mai masturbata ed io stessa non mi so procurare un orgasmo, anche se ho ripetutamente provato. Ma insomma, oramai ho 36 anni, cosa diavolo devo fare, cosa posso fare per me e per l’uomo che amo?? Grazie, Ale
Salve Ale,
Siamo colleghi quindi sappiamo che per prima cosa dobbiamo fare un pò di ordine. Cominciamo dalla relazione con questa persona: se questa è una storia importante, che potrebbe avere un futuro e portare stabilità nella vita di entrambi, direi che merita di essere vissuta e curata nel migliore dei modi.
Dalla lettera non sembrano emergere altri problemi tra voi se non nell’area sessuale: ritengo che potreste far molto per rendere la vostra unione più felice, se entrambi, oppure uno dei due, parlaste con franchezza dei vostri desideri.
Se anche uno dei due iniziasse a parlarne, forse anche l’altro troverebbe la spinta per parlare dei propri: e credo proprio che la prima a parlarne dovrebbe essere la psicologa: per esperienza, abitudine al dialogo e predisposizione a mettere l’altro a proprio agio .
I timori che nascono invece, per storia personale, dalla paura di essere ancora una volta abbandonata, seppur comprensibili, vanno però superati, pena una storia di vita fatta di tante relazioni possibili, naufragate al momento del loro concretizzarsi.
Seppure mi renda conto che sto chiedendo qualcosa di molto difficile, è altrettanto vero che per fortuna partiamo da una situazione dove la consapevolezza del problema è già stata raggiunta.
Credo che il sostegno di un collega psicologo, anche per una psicologa, sia una opportunità da non tralasciare: magari senza pensare ad una ristrutturazione della propria personalità, ma un approccio cognitivo comportamentale, più breve ma comunque efficace in un caso come questo. Auguri per tutto.
Dott. Walter La Gatta
SONO ETERO CON FANTASIE GAY
caro dottore, mi chiamo Emilio e ho 17 anni. sono etero con molte fantasie gay… con entrambi i sessi finora ho sempre fatto solo preliminari. da poco mi sono fidanzato con una ragazza che a differenza mia non è più vergine. ieri dopo i preliminari, al momento di farlo mi si è “ammosciato”… sono corso in bagno per mettere il profilattico e notavo che il mio pene era completamente assente e avevo la coppola bianca… ho fatto il possibile ma “lui” non voleva proprio saperne. così sono andato da lei e le ho spiegato piangendo quello che era successo. mi fa stare malissimo questa cosa… tutta questa notte non sono riuscito a dormire pensando a cosa possa essere successo! non ho mai avuto problemi d’erezione. di solito riesco ad averla quando voglio… è la prima volta che mi è successo è sicuramente è dipeso dal fatto che ho aspettato tutta la vita di farlo con una ragazza per la prima volta, quindi sul momento ero troppo emozionato, avevo paura di non riuscire… non lo so nemmeno io! adesso ho paura ad un successivo incontro con questa ragazza perché, come ho avuto l’ansia la prima volta, potrei averla di nuovo e quindi trovarmi di nuovo in una situazione di imbarazzo… cosa devo fare per superare questa ansia??? la prego di aiutarmi perché non vorrei che questo evento mi bloccasse in futuro… GRAZIE!!cordiali saluti
emilio
Caro Emilio,
Vorrei poterti tranquillizzare sul fatto che non hai alcun problema fisico che ti impedisce di avere normali rapporti sessuali, se davvero puoi avere erezioni ogni volta che vuoi, a parte quel singolo episodio.
Del resto è del tutto probabile che tu fossi molto emozionato per questa tua prima volta: ed anche se nessuno ne parla volentieri, devi sapere che accade molto, molto spesso. Si aspetta per tutta la vita questo evento così importante e … quando arriva l’ora, ‘lui’ non ne vuol più sapere! Il meccanismo dell’erezione è estremamente complesso e delicato, e basta un pò d’ansia di troppo (si chiama proprio ‘ansia da prestazione’!) perché l’erezione … sparisca. Nella vita di un uomo può capitare anche più volte, a seconda dello stato emotivo di ciascuno.
Se fisicamente sei a posto, se in altre circostanze non hai difficoltà ad avere una buona erezione, non preoccupartene, cerca di non pensarci più e la prossima volta che ne avrai l’occasione, non pensare a ‘lui’, ma solo al tuo piacere e a quello della tua ragazza.
Quanto alle tue fantasie gay, esse fanno parte dell’immaginario tipico adolescenziale, una età dalla quale stai cominciando ad uscire e che serve proprio per appropriarsi dei modi e dei ruoli tipicamente maschili e femminili.
Se esse servono ad arricchire e maturare il tuo immaginario erotico, vivile con naturalezza; se sentirai che hanno un peso preponderante nella tua vita sessuale, potresti cominciare con il parlarne con uno psicologo/a, magari rivolgendoti ad un Consultorio, dove la consulenza è gratuita e, se vorrai, anonima. Saluti e a presto
Dott. Walter La Gatta
DOTTORE, E’ NORMALE?
Dottore, ho 25 anni non ho mai avuto un ragazzo e neanche rapporti sessuali.Da un anno conosco un ragazzo e fisicamente mi “eccita”. Provo dei sentimenti per lui ma la cosa che mi stupisce e che perderei volentieri la verginità con lui dove e quando vuole….e mi porta a fare sogni strani anche di notte (non solo ad occhi aperti) non mi è mai successo prima….dottore è normale????grazie
Laura
Cara Laura, Direi proprio di si! Stupisce anzi che a 25 anni non le sia ancora accaduto di provare sensazioni simili…Saluti
Dott. Walter La Gatta
DOVE SBATTERE LA TESTA?
Mi chiamo Marcella ho 24 anni e non so più dove sbattere la testa. Da due anni e mezzo sono fidanzata con D. un ragazzo dolcissimo che mi da tutto l’affetto di cui ho sempre avuto bisogno.
Ma… ovviamente c’è un ma; io ho lasciato un ragazzo con il quale uscivo da circa 2 anni per mettermi con D., l’ho lasciato perchè mi trascurava, perchè mi faceva sentire poco amata e desiderava io corrispondessi ad un modello che lui aveva nella testa.. Mi sono immaginata nel futuro, con un uomo che non vuole veramente me.. e seppure con un grandissimo dolore ho troncato il mio rapporto con lui per D. D. mi ha adorato dal primo momento in cui ci siamo messi insieme, non ho mai avuto bisogno di essere niente che me stessa e anche se inizialmente ho sofferto molto per le mie stesse azioni, stavo bene con lui. Dopo qualche mese, forse tre o quattro a D. è tornato un problema fisico (pubalgia) che ci ha costretto ad interrompere completamente i rapporti sessuali. Per almeno 4 o 5 mesi non abbiamo potuto fare l’amore, io cercavo di essere comprensiva ma devo dire che tutto ciò mi ha reso molto indifferente nei suoi confronti, tanto che anche se gradualmente e sottolineo gradualmente abbiamo ripreso ad avere rapporti, io non li cercavo più e ricorrevo anche più volte alla settimana all’autoerotismo. D. è veramente molto dolce con me, spesso gli ho detto che non voglio essere trattata come una bambina; sicuramente la colpa di questo suo modo di fare molto tenero è causato dal mio vizio di fare le ‘vocine’, ma la cosa mi è sfuggita di mano fino a trovarmi un uomo di quasi 30 anni che mi ‘spupazza’ come fossi una bambina piccola e spesso mi dice ‘mi sembra di avere una bimba’.
Ho provato a parlargli del mio desiderio di sentirmi donna, anche del suo approccio sessuale sempre troppo tenero e giocherellone ma dopo qualche giorno tutto torna come prima. E se io non cerco il sesso non è neanche lui a creare minimamente le occasioni, spesso siamo soli a casa sua e non succede mai niente. A volte lo guardo e non mi piace neanche più fisicamente.
Ma se io sto cercando di mettere in discussione questo rapporto, lui cade dalle nuvole ogni volta, ( e le assicuro che è sempre più raro che io ne parli perché mi sento cattiva nei suoi confronti) non si lamenta mai e non fa altro che ripetermi quanto mi ama. Ultimamente ho ritrovato un ragazzo del mio passato (parlo di 8 anni fa) ci sono uscita per curiosità, mi sono ritrovata a provare le emozioni che con D. non ho mai provato, mentre mi sfiorava un braccio il cuore batteva all’impazzata e tremavo come una foglia. Lui non vuole perdermi un altra volta (era lui che mi aveva lasciata) ma io non voglio fare lo stesso errore e passare da una storia all’altra.
Anche questo incontro, l’emozioni che ho provato mi hanno fatto capire che io non amo più D. ma non ho il coraggio di troncare perchè ho tanta paura che nessuno al mondo possa volermi un bene così incondizionato. Forse tutta questa mia paura nasce dall’essere cresciuta in una famiglia dove mio padre non ha mai fatto altro che lamentarsi dei difetti fisici (per altro immaginari) di mia madre; mio padre non ha mai detto ‘ti amo’ a mia madre, non per orgoglio ma perchè più volte ha ammesso di non amarla. Ho paura di finire anche io con una persona che non amo, il tempo passa e D. parla di matrimonio ma per me la passione è già finita; come posso sposarmi?
Ora lei si chiederà che cosa aspetto a lasciarlo visto che ho ammesso di non amarlo più, almeno non nel modo che vorrei. Non so come dirglielo, so che se lo guardassi in faccia, non ci riuscirei.
Come posso fare?
Quali sono le parole giuste per troncare una relazione senza ferire troppo l’altra persona?
Scusi lo sfogo. Grazie in anticipo.
Marcella
Cara Marcella,
non credo esistano le parole giuste per troncare una storia d’amore finita. Forse, la cosa più giusta è guardare profondamente in se stessi e decidere cosa si sta cercando. La cosa che mi colpisce è però l’analogia delle scadimento dei sentimenti, sebbene diversi, che l’hanno portata prima a chiudere una storia in favore di Daniele, ed ora che si và affievolendo anche questa relazione, cercare nuovi stimoli lontano da lui. Se è vero, come lei dice, che le è sfuggita di mano una situazione che lei stessa ha creato, chi le assicura che non si ripeterà? è per questo che le chiedo di guardarsi dentro e di decidere secondo i suoi desideri, ma anche secondo la sua intelligenza e maturità. Non è passando da una storia all’altra che si trova invariabilmente la felicità: è come cercare l’asino e non accorgersi di esserci a cavallo!
Molti auguri
Dott. Walter La Gatta
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Dr. Walter La Gatta
Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Delegato Regionale del Centro Italiano di Sessuologia per le Regioni Marche Abruzzo e Molise.
Libero professionista, svolge terapie individuali e di coppia
ONLINE E IN PRESENZA (Ancona, Terni, Fabriano, Civitanova Marche)
Il Dr. Walter La Gatta si occupa di:
Psicoterapie individuali e di coppia
Terapie Sessuali
Tecniche di Rilassamento e Ipnosi
Disturbi d’ansia, Timidezza e Fobie sociali.
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