Cocaina: che cosa è
La cocaina è una sostanza stupefacente. Agisce come stimolante del sistema nervoso centrale, è vasocostrittore ed anestetico, con l’effetto di aumentare i livelli di vigilanza, di attenzione e di energia. Si estrae dalle foglie della pianta di coca, originaria del Sud America (principalmente la si coltiva in Perù, in Colombia e in Bolivia). Il principio attivo è la Cocacina cloridrato (HCL, il sale cloridrato della cocaina). E’ considerata una droga illegale in gran parte del mondo.
Come droga di strada, essa si presenta come una polvere fine, bianca e cristallina: per questo la cocaina viene anche chiamata “neve”, “flake”, “nose Candy”, “white lady” ed altro. Gli spacciatori spesso la mescolano con amido di mais, talco o farina per aumentare i profitti. Possono anche miscelarla con altri farmaci, come l’anfetamina o oppiacei sintetici, come il fentanil.
L’aggiunta di oppioidi sintetici alla cocaina la rende particolarmente rischiosa, dal momento che le persone che la usano possono non rendersi conto della presenza di questo pericoloso additivo. Un numero crescente di decessi per overdose tra i consumatori di questa sostanza potrebbe essere correlato a questa manomissione.
Storia dell’uso della sostanza
La cocaina è uno degli stimolanti più antichi, potenti e pericolosi di origine naturale. Tremila anni prima della nascita di Cristo, gli antichi Incas nelle Ande masticavano foglie di coca per accelerare il respiro, cosa che permetteva loro di adattarsi meglio alla vita in alta montagna.
I nativi peruviani masticavano foglie di coca durante le cerimonie religiose. Questa abitudine fu infranta quando i soldati spagnoli invasero il Perù, nel 1532. Gli spagnoli rifornirono i lavoratori forzati indigeni, impiegati nelle miniere d’argento, di foglie di coca, perché questo faceva si che essi fossero più facili da controllare e da sfruttare.
La cocaina fu isolata per la prima volta nel 1859 dal chimico tedesco Albert Niemann, ma divenne una sostanza conosciuta dalla comunità medica solo a partire dal 1880.
Il primo a studiare la sostanza fu il neurologo, poi psicoanalista, Sigmund Freud, che usò la droga su se stesso e la diffuse fra parenti, amici e pazienti, come rimedio contro la depressione e l’impotenza sessuale.
Nel 1884 Freud pubblicò un articolo intitolato “Über Coca” (Sulla Coca) nel quale parlava dei “benefici” della cocaina, definendola una sostanza “magica”.
Freud scrisse che “per gli esseri umani la dose tossica è molto alta, e sembra non esserci una dose letale.” Contrariamente a questa convinzione, uno dei pazienti di Freud morì a causa di un elevato uso della sostanza.
Nel 1886, la popolarità della droga ebbe un ulteriore impulso quando John Pemberton incluse le foglie di coca come ingrediente nella sua nuova bevanda analcolica, Coca-Cola. Gli effetti euforici ed energizzanti sul consumatore contribuirono a far decollare la popolarità della Coca-Cola all’inizio del secolo.
Dal 1850 ai primi anni del 1900, personaggi molto conosciuti promossero gli effetti “miracolosi” dei tonici e degli elisir a base degli estratti di coca: fra essi l’inventore Thomas Edison e l’attrice Sarah Bernhardt. La droga divenne popolare nell’industria del cinema muto e i messaggi pro-cocaina provenienti da Hollywood in quel periodo influenzarono milioni di persone.
L’uso di cocaina nella società aumentò e i pericoli della droga divennero gradualmente più evidenti. La pressione pubblica costrinse la società della Coca-Cola a rimuovere la sostanza dalla bibita nel 1903.
Nel 1905, la cocaina era molto diffusa e, nel giro di cinque anni, gli ospedali e la letteratura medica cominciarono a segnalare casi di danni nasali derivanti dall’uso di questa droga.
Nel 1912, il governo degli Stati Uniti contò 5000 morti per cocaina in un anno e nel 1922 la droga fu ufficialmente bandita.
Negli anni ’70 la droga fu riscoperta da persone del mondo dello spettacolo e uomini d’affari, che potevano attraverso di essa fare il pieno di “energia” e “restare in piedi” nonostante la stanchezza e lo stress.
Alla fine degli anni ’70, i trafficanti di droga colombiani iniziarono a creare una rete elaborata per il contrabbando di cocaina per cui, alla fine degli anni ’80, la cocaina non era più considerata la droga preferita dai ricchi, ma una droga molto diffusa in tutte le fasce della popolazione.
All’inizio degli anni ’90, i cartelli della droga colombiani producevano ed esportavano da 500 a 800 tonnellate di cocaina all’anno, spedendo la loro merce non solo negli Stati Uniti ma anche in Europa e in Asia. I grandi cartelli sono stati parzialmente smantellati a metà degli anni ’90, ma questo ha contribuito a creare gruppi più piccoli, con più di 300 organizzazioni attive di contrabbando di droga in Colombia.
A partire dal 2008, la cocaina è diventata la seconda droga illegale più trafficata al mondo, dopo la cannabis.
Come si consuma
La maggior parte dei consumatori di cocaina annusa (“sniffa“) la polvere bianca con il naso. Alcuni la strofinano sulle gengive o la ingoiano dopo averla dissolta in acqua. Altri la iniettano in vena con un ago. Altri ancora si iniettano una combinazione di cocaina ed eroina, chiamata Speedball. Si possono anche inalarne i vapori, generalmente attraverso una cannuccia, scaldando la cocaina depositata su un foglio di alluminio. Un altro tipo di assunzione è per ingestione di un mix fatto di cocaina, acqua e bicarbonato di sodio.
In che modo la cocaina influisce sul cervello?
Tutto ruota intorno ai circuiti di ricompensa del cervello, che controllano le sensazioni di piacere. La cocaina aumenta i livelli della dopamina causando l’accumulo di grandi quantità di questo neurotrasmettitore tra due cellule nervose, con l’effetto di fermare la loro normale comunicazione. Questo flusso di dopamina nel circuito di ricompensa del cervello provoca intense sensazioni di energia e prontezza, fisica e psicologica, e rafforza fortemente i comportamenti di assunzione di droga, in quanto il circuito di ricompensa alla fine si adatta all’eccesso di dopamina causato dalla droga, e diventa meno sensibile ad esso. Di conseguenza, le persone finiscono per assumerne dosi sempre più elevate e frequenti nel tentativo di sentirsi allo stesso livello di performance e ottenere sollievo.
Gli effetti a breve termine
- euforia ed energia;
- prontezza mentale;
- ipersensibilità alla vista, al suono e al tatto;
- irritabilità;
- paranoia: sfiducia estrema e irragionevole verso gli altri
Grandi quantità di cocaina possono portare a comportamenti bizzarri, imprevedibili e violenti.
Comparsa degli effetti
Gli effetti della cocaina in genere compaiono quasi immediatamente e scompaiono in pochi minuti, massimo un’ora. Gli effetti e la loro durata dipendono comunque dal metodo di utilizzo: la cocaina iniettata, ad esempio, ha un effetto immediato ma meno duraturo rispetto allo sniffare (che raggiunge il suo picco dopo 15 – 30 minuti). Fumarla può dare effetti dopo 5-10 minuti. La dose letale è di circa 1-1,2 grammi.
Quali sono gli altri effetti sulla salute del consumo di cocaina?
- vasi sanguigni ristretti;
- pupille dilatate;
- nausea;
- aumento della temperatura corporea e della pressione sanguigna;
- battito cardiaco veloce o irregolare;
- tremori e contrazioni muscolari;
- irrequietezza
Effetti a lungo termine
Gli effetti sulla salute a lungo termine della cocaina dipendono dal metodo di utilizzo e portano a:
sniffare – perdita dell’odorato, epistassi, naso che cola e problemi con la deglutizione;
fumare – tosse, asma, problemi respiratori e più alto rischio di infezioni come la polmonite;
via orale – grave decadimento intestinale da riduzione del flusso sanguigno;
via endovena – più alto rischio di contrarre l’HIV, l’epatite C e altre malattie trasmesse per via ematica, infezioni della pelle o dei tessuti molli, nonché cicatrici o collasso delle vene.
La cocaina inoltre pregiudica le capacità di giudizio, per cui può portare a comportamenti sessuali a rischio con partner infetti e a una riduzione della libido, con riduzione della performance sessuale: disfunzione erettile nell’uomo ed anorgasmia nella donna.
Altri effetti a lungo termine del consumo di cocaina includono l’essere malnutriti, perché la cocaina diminuisce l’appetito e disturbi del movimento, come la malattia di Parkinson, che possono verificarsi dopo molti anni di utilizzo. Inoltre, le persone che ne fanno uso segnalano irritabilità e irrequietezza oltre che gravi paranoie,
in cui si perde il contatto con la realtà e si hanno allucinazioni uditive, udendo rumori che non sono reali.
Esiste la overdose da cocaina?
Sì, l’ overdose da cocaina è possibile. Il sovradosaggio può essere intenzionale o non intenzionale. La morte per sovradosaggio può verificarsi al primo utilizzo di cocaina o inaspettatamente, in seguito. Inoltre, molte persone che usano la cocaina bevono anche alcol allo stesso tempo, il che è particolarmente rischioso e può portare a overdose. Altri mescolano la cocaina con l’eroina, un’altra combinazione pericolosa e letale.
Alcune delle conseguenze più frequenti e gravi sulla salute sono: ritmo cardiaco irregolare, attacchi di cuore, convulsioni e ictus. Altri sintomi di overdose da cocaina comprendono difficoltà respiratorie, ipertensione, temperatura corporea elevata, allucinazioni e agitazione estrema o ansia.
Un sovradosaggio di cocaina è più difficile da trattare. I segni fisici includono:
- Aumento della sudorazione, della temperatura corporea o della frequenza cardiaca
- Problemi respiratori
- Dolori al petto
- Nausea o vomito
- Confusione, convulsioni, tremori
Effetti psicologici della overdose:
- Ansia
- Panico
- Paranoia
- Allucinazioni
- Deliri
Dipendenza
La cocaina crea dipendenza. Infatti, più si usa la cocaina, più il cervello si adatta ad essa e si ha bisogno di una dose più elevata per avere gli stessi effetti. Questo può portare a una pericolosa dipendenza o a una overdose.
Dosi più forti e più frequenti possono anche causare cambiamenti a lungo termine nella chimica del cervello. Il corpo e la mente iniziano a fare affidamento sulla droga e ciò può rendere più difficile pensare, dormire e ricordare.
Sintomi di astinenza:
- Depressione
- Ansia
- Fatica
- Difficoltà di concentrazione
- Aumento della fame
- Bisogno della droga
- Incubi
- Brividi, dolore nervoso, dolori muscolari
Trattamento
La parte più importante di qualsiasi piano di trattamento è che si deve rinunciare immediatamente alla sostanza.
La terapia cognitivo comportamentale può essere utilizzata per il trattamento della dipendenza da cocaina, sia per gestire la contingenza, sia per creare incentivi motivazionali, fornendo ricompense di altro genere a pazienti che rimangono senza la sostanza.
Molto importanti sono le comunità terapeutiche, cioè residenze protette in cui le persone in recupero dai disturbi dell’uso di sostanze si aiutano a vicenda a comprendere e a modificare i loro comportamenti, in programmi divisi in varie fasi.
Walter La Gatta
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Dr. Walter La Gatta
Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Delegato Regionale del Centro Italiano di Sessuologia per le Regioni Marche Abruzzo e Molise.
Libero professionista, svolge terapie individuali e di coppia
ONLINE E IN PRESENZA (Ancona, Terni, Fabriano, Civitanova Marche)
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