Autismo e Identità di genere
Relazione sulle Coppie Non Monogamiche
L’identità di genere nelle persone autistiche può manifestarsi con caratteristiche uniche. Studi recenti suggeriscono che nelle persone nello spettro autistico vi sia una maggiore probabilità di vivere varianti di genere o di esplorare la propria identità in modi che esulano dai binari tradizionali. Questa relazione potrebbe dipendere dall’approccio più libero delle persone autistiche ai ruoli sociali e dalle differenze nell’elaborazione delle aspettative sociali rispetto ai neurotipici. Cerchiamo di saperne di più.
Cos’è l’identità di genere?
E’ il modo in cui una persona si sente riguardo al proprio genere sessuale. Alcuni si identificano con il sesso che è stato loro assegnato alla nascita, altre no (ad esempio, un assegnato come maschio alla nascita, potrebbe identificarsi come femmina e viceversa).
Cosa è la disforia di genere?
Le persone possono provare disagio o angoscia quando il sesso loro assegnato alla nascita è diverso dal genere con cui si identificano: questa è la disforia di genere (GD).
C’è un nesso fra disforia di genere e autismo?
Si, ci sono alcune prove che mostrano un legame tra disforia di genere e autismo e che le persone autistiche possono avere maggiori probabilità rispetto ad altre persone di avere una disforia di genere. Warrier et al. (2020) hanno scoperto che gli adulti transgender avevano 3,03–6,36 volte maggiori probabilità di essere autistici rispetto alle persone cisgender (cioè persone con congruenza tra la loro identità di genere e il sesso loro assegnato alla nascita).
Vi sono state ricerche sul legame fra autismo e disforia di genere?
Si, diverse ricerche hanno esplorato la relazione tra autismo e identità transgender, studiando i casi di individui autistici transgender, misurando i tratti dell’autismo nelle persone transgender e negli individui che accedono alle cliniche di genere, oltre che i tassi di identità transgender negli individui autistici ( Glidden et al., 2016 ; Øien et al., 2018 ; Thrower et al., 2020 ; Van der Miesen et al., 2016).
Vi sono altri disturbi mentali ugualmente legati alla disforia di genere?
Si. Questa associazione non è esclusiva dell’autismo; revisioni sistematiche e studi su larga scala hanno indicato che il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) può ugualmente essere più comune negli individui transgender rispetto agli individui cisgender ( Thrower et al., 2020 ; Warrier et al., 2020 ).
Perché occorre comprendere meglio l’associazione fra autismo e disforia di genere?
È fondamentale comprendere meglio l’esperienza della disforia di genere negli adulti autistici, al fine di supportare meglio questo gruppo di persone, potenzialmente vulnerabile. Si è osservato che i problemi di salute mentale sono più comuni nelle persone autistiche ( Lai et al., 2019) e negli individui transgender ( Dhejne et al., 2016 ), ma esistono prove emergenti che essere sia transgender che autistici è associato a tassi ancora più elevati di problemi di salute mentale ( George & Stokes, 2018 ; Murphy et al., 2020 ; Strang et al., 2021 ; Strauss et al., 2021 ).
Perché oggi sempre più spesso si parla di questo legame fra autismo e disforia di genere?
Sicuramente l’associazione fra autismo e disforia di genere è sempre più presente nella letteratura scientifica (Arcelus et al. 2015; Lai et al. 2014), ma non è chiaro se ciò sia dovuto a una maggiore visibilità e tolleranza nei confronti delle persone transgender, oppure al miglioramento dei metodi per rilevare il disturbo dello spettro autistico (van der Miesen et al. 2016).
Quanto è trattabile la disforia di genere in un soggetto autistico?
La valutazione della disforia di genere negli individui con disturbo dello spettro autistico è piuttosto complessa a causa delle difficoltà tipiche dei soggetti con autismo (Ahmad et al., 2013): difficoltà nella comunicazione e nella costruzione di una alleanza terapeutica tra il paziente e il clinico (Drescher et al., 2012). Pertanto la disforia di genere in un soggetto con disturbi dello spettro autistico può essere piuttosto difficoltosa da gestire, anche per i problemi di comunicazione e di riflessione e analisi sui propri pensieri che hanno i soggetti autistici. Inoltre, gli specialisti che si occupano di sessualità in genere non si occupano di autismo e viceversa, per cui la diagnosi può risultare difficile. Sono necessarie ulteriori ricerche per sviluppare e testare strumenti di valutazione, supporto e trattamento per le persone autistiche che soffrono di disforia di genere.
Dr. Walter La Gatta
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Dr. Walter La Gatta
Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Delegato Regionale del Centro Italiano di Sessuologia per le Regioni Marche Abruzzo e Molise.
Libero professionista, svolge terapie individuali e di coppia
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