Astinenza sessuale e castità
Relazione sulle Coppie Non Monogamiche
Astinenza sessuale: casi e significato
La sessualità è parte integrante di una vita in buona salute. Tuttavia, in alcuni casi ci si può astenere dai rapporti sessuali, per una serie di ragioni. L’astinenza sessuale riguarda dunque l’abitudine (o la scelta) di rinunciare a tutti gli aspetti che riguardano la vita sessuale.
Generalmente lo si fa deliberatamente, per ragioni religiose o filosofiche, ma vi possono essere anche finalità pratiche, come ad esempio voler evitare gravidanze indesiderate, HIV ed altre malattie sessualmente trasmesse. A volte lo si fa forzatamente, semplicemente perché manca un partner sessuale.
Situazioni più frequenti di astinenza sessuale:
- Ragioni di salute;
- Mancanza di un partner sessuale;
- Scelta spirituale;
- Vocazione religiosa;
- Come preparazione alla competizione sportiva;
- Orientamento sessuale non definito.
Astinenza sessuale totale o parziale
Ci sono due tipi di astinenza sessuale:
1. Parziale: non si hanno rapporti sessuali con un partner ma il piacere sessuale viene raggiunto attraverso la masturbazione;
2. Totale: assenza completa di rapporti sessuali.
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Aspetti storici
Dopo aver avuto una importanza rilevante per moltissimi secoli, la castità è un valore che è andato via via sempre più perdendo di significato, soprattutto a partire dal secondo dopoguerra e dopo l’avvento dei contraccettivi orali e degli antibiotici, che permisero di evitare, o di poter curare, tutte le conseguenze negative procurate dall’espressione libera del desiderio sessuale.
A partire dagli anni settanta, la castità prematrimoniale è divenuta solo un ricordo, almeno nelle società occidentali più avanzate. L’Italia non era fra queste, anche se lentamente anche da noi le cose sono cambiate ed ormai è diventato normale che due ragazzi che si frequentano possano avere rapporti sessuali prima di arrivare al matrimonio (lo stesso matrimonio non è più la normalità, nel senso che i giovani optano sempre più spesso per la convivenza).
La norma sociale e morale della castità tuttavia, anche prima degli anni settanta, veniva frequentemente violata. I rapporti sessuali fra fidanzati infatti erano regolarmente praticati, magari cercando di evitare la penetrazione vera e propria, in favore di accarezzamenti e toccamenti delle parti intime (‘petting’). In questo modo la verginità della ragazza era garantita, anche se era solo, potremmo dire, una verginità ‘tecnica’.
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Aspetti religiosi
Molte religioni e sistemi etici vietano la pratica di attività sessuale se non si è regolarmente sposati, prescrivendo la castità. In alcune religioni poi, compreso il cattolicesimo e altre confessioni cristiane, il celibato è richiesto ai sacerdoti e ai religiosi.
Per quanto riguarda le tre religioni monoteiste, la castità è considerata sempre una virtù, per cui tutte raccomandano l’astinenza sessuale per i non sposati e la fedeltà al/alla partner durante la vita matrimoniale, se non si usano contraccettivi e si fa sesso allo scopo di mettere al mondo dei figli. Nel giudaismo e nell’islamismo i rapporti fra coniugi sono proibiti anche durante il flusso mestruale e per una settimana dopo.
Nelle religioni orientali, in particolare nel buddismo, l’attaccamento alle cose impermanenti è considerato una delle ragioni che causano maggiore sofferenza. Il sesso è la manifestazione più evidente di attaccamento alle cose impermanenti di cui dispongono gli esseri umani: per questo la castità è essenziale per raggiungere il Nirvana e liberarsi dalla sofferenza.
Castità come scelta di vita
Molte persone scelgono di non avere rapporti sessuali perché la ritengono una pratica non necessaria (asessualità). C’è anche, tra gli uomini, chi sceglie la castità nella convinzione che questa pratica permetta di risparmiare il liquido seminale, conservando le sostanze in esso contenute nel corpo, per migliorare lo stato di salute generale, di vitalità e di intelligenza (perché molte sostanze contenute nello sperma sarebbero presenti anche nel cervello). In realtà queste teorie non sono più considerate valide, almeno da un punto di vista scientifico.
Ascetismo come copertura a problematiche psicosessuali
Molte ricerche indicano che gli individui astinenti sono psicologicamente in difficoltà. L’astinenza, in particolare l’astinenza derivante dalla mancanza di opportunità, è associata a sintomi psicologici come umore depresso, rabbia e frustrazione.
Inoltre, si è osservato che soggetti che soffrono di fobie sessuali, ansia da prestazione, sensi di inadeguatezza, carenza di abilità sociali ecc. possono scegliere, attraverso la castità, la via più semplice per evitare di affrontare i loro disagi. (Tra i cosiddetti ‘casti’ infatti è molto praticata la masturbazione, il che la dice lunga sul problema).
L’astinenza sessuale non è un bene per la salute
Le ricerche hanno mostrato che maggiori sono le eiaculazioni, minore è il rischio di ammalarsi di cancro alla prostata. La mancanza di rapporti sessuali può causare polluzioni notturne negli uomini, diminuzione dell’intensità dell’eiaculazione, eiaculazione precoce.
Le donne lamentano meno problemi, anche se si tratta, anche per loro, di una condizione non naturale: l’apparato genitale, infatti, produce in entrambi i sessi delle secrezioni che se non vengono espulse vengono riassorbite dall’organismo, creando così un dannoso ristagno: il ricambio continuo permette di evitare tali infiammazioni. Inoltre, se l’astinenza è troppo prolungata (due o tre settimane), negli uomini peggiora la qualità del liquido seminale, mentre nelle donne la vagina è meno idratata e può causare irritazioni.
Possono esservi anche conseguenze psicologiche: aggressività, insensibilità, comportamento criminale.
Quando la scelta della castità è imposta
I fautori della castità pensano che occorra distinguere fra chi si astiene dalle attività sessuali per scelta e chi invece vi è obbligato. E’ chiaro, dicono, che chi mette in pratica questo comportamento perché obbligato dalle circostanze si senta represso e frustrato e dunque sviluppi comportamenti anti-sociali. Chi invece lo fa per libera scelta è una persona capace di gestire le proprie emozioni, di evitare determinati pensieri, o di esporsi a situazioni che potrebbero essere sessualmente eccitanti.
Astinenza sessuale e controllo delle nascite
Come metodo di controllo delle nascite, l’astinenza sessuale consiste nell’astenersi dal coito nel periodo fertile della donna. Conosciuto come metodo Ogino-Knaus, sappiamo oggi che esso non è affatto efficace e che ha causato molte gravidanze indesiderate, a causa delle irregolarità che a volte le donne possono presentare nel ciclo.
Astinenza e educazione sessuale
Negli Stati Uniti recentemente si sono svolti dei programmi di educazione sessuale nelle scuole superiori, allo scopo di inculcare nei giovani la castità come aspetto positivo della vita, per limitare le gravidanze nelle adolescenti ed il contagio da HIV o altre malattie sessualmente trasmesse.
Si è visto che questi programmi hanno avuto degli effetti diversi da ciò che ci si attendeva: i ragazzi infatti hanno rinunciato al coito, ma si sono dedicati al sesso orale. In questo modo le ragazze restavano vergini, senza rinunciare alla soddisfazione sessuale.
Si è tuttavia osservato che molti di loro non riuscivano a mantenere la promessa di castità che avevano fatto a se stessi e, al primo rapporto sessuale, non erano preparati all’uso del preservativo: questo non era di aiuto né per quanto riguarda il possibile contagio di malattie a trasmissione sessuale, né per le gravidanze che si volevano evitare. Si andava insomma, con questi programmi, nella direzione opposta rispetto agli obiettivi.
Una intervista sull'ipnosi
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Come aiutarsi nell’astinenza
Non avere rapporti sessuali e rinunciare anche alla masturbazione può essere molto difficile. Possono giovare in questi casi dei comportamenti alternativi, quali:
- Fare sport;
- Avere un hobby;
- Usare la propria creatività per costruire opere;
- Praticare la meditazione.
Dr. Walter La Gatta
Una intervista sulla Timidezza
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Dr. Walter La Gatta
Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Delegato Regionale del Centro Italiano di Sessuologia per le Regioni Marche Abruzzo e Molise.
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Mi spiace, vedo che qui si tratta la sessualità come una qualsiasi pratica quotidiana. Invece si tratta di qualcosa di prezioso da condividere all’interno di una relazione dove prevale l’amore. Ci sono semplicemente persone che non si innamorano, e secondo Lei dovrebbero concedersi a cani e porci sono per evitare che l’apparato sessuale si raggrinzisca? Fare sesso non è come bere una tazza di caffè, fare una corsetta serale per digerire la peperonata o lavarsi i denti per evitare le carie. Si tratta di un percorso molto delicato che una coppia decide di intraprendere solo dopo aver, prima, trovato degli obiettivi di vita, di famiglia, di religione da raggiungere assieme. Di gente che si accoppia “alla meglio” ce n’è già abbastanza. A mio figlio non insegnerò che si fa sesso per svuotare i testicoli, ma per amore con una persona speciale che vogliamo per sempre nella nostra vita. Amore. Parola qui mai menzionata. Buona giornata