Aspetti psicosomatici dell’incontinenza urinaria femminile
Relazione sulle Coppie Non Monogamiche
Funzionamento della vescica
La vescica è un organo di accumulo dell’urina che deve essere svuotato dal primo giorno di vita in avanti.
Fisiologicamente si tratta di un sistema molto complesso che è molto incline a disturbi; dal punto di vista neurofisiologico il comportamento della minzione è un anello di controllo gerarchicamente strutturato con componenti cognitive consce ed emotive inconsce.
Il controllo della funzione vescicale (rilascio, emissione, arresto di urina) viene appreso nei primi anni di vita.
A differenza di altri mammiferi, gli esseri umani imparano nei loro primi anni di vita a controllare la minzione (fino a che non trovano un luogo e un tempo adatti per svolgere la funzione in modo socialmente accettabile).
In questo periodo il bambino sperimenta da un lato il suo potere sui genitori trattenendo volontariamente le sue escrezioni e dall’altro apprende il senso di frustrazione derivante dalla costrizione esterna di “minzione a comando”, che potrebbe comportare anche punizioni.
La minzione nel posto e nel tempo giusto comporta delle ricompense, che vanno a sostenere l’apprendimento del controllo vescicale e intestinale.
Durante l’infanzia, quando il bambino viene educato all’igiene personale, c’è il pericolo che possa sviluppare dei sintomi psicopatologici legati alla funzione vescicale (Bitzer J, Humburg J. München: Hans Marseille Verlag; 2008).
Relazione La sessualità femminile fra sapere e potere
Convegno Diventare Donne
18 Marzo 2023, Castelferretti Ancona
ANCONA FABRIANO TERNI CIVITANOVA MARCHE E ONLINE
L’incontinenza urinaria
L’incontinenza urinariasi verifica quando si perde accidentalmente l’urina:è un problema sempre più frequente, dato il rapido invecchiamento della popolazione e principalmente riguarda le donne.
Questo problema infatti cresce con l’aumentare dell’età, anche se si può presentare in età più giovanili, ad esempio in gravidanza, ma è anche correlato con problematiche di origine psicologica o sessuologica.
Incontinenza da stress
Con questo tipo di incontinenza, le perdite di urina sono dovute a indebolimento dei muscoli e dei tessuti del pavimento pelvico. Questo può accadere quando aumenta la pressione sulla vescica, ad esempio quando ci si allena, si ride, si starnutisce o si tossisce.
L’incontinenza da stress è anche dovuta a gravidanza e parto a gravidanza e il parto possono allungare e indebolire i muscoli del pavimento pelvico di una donna), sovrappeso o obesità, assunzione di alcuni farmaci, interventi chirurgici.
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Incontinenza da urgenza
Questa è anche detta vescica iperattiva. Con questo tipo di incontinenza, si ha spesso urgente bisogno di andare in bagno e spesso si corre il rischio di non arrivare in tempo.
Le cause della vescica iperattiva riguardano problemi alla vescica stessa, danni ad altre parti del sistema nervoso, ai muscoli, sclerosi multipla, morbo di Parkinson, diabete e ictus.
Altri problemi alla vescica che possono dare questi sintomi sono le infezioni, i calcoli e gli effetti collaterali dei farmaci.
In genere le donne sono maggiormente colpite da incontinenza da urgenza rispetto agli uomini, probabilmente a causa dell’uretra più corta.
Incontinenza da rigurgito
Se non si riesce a svuotare la vescica, si potrebbe avere una incontinenza da rigurgito.
Le cause includono: muscoli della vescica indeboliti, condizioni che bloccano il flusso di urina, come tumori, costipazione, alcuni farmaci. Se la vescica non riesce a svuotarsi, ciò può causare infezioni e altri problemi.
Incontinenza funzionale
Questa incontinenza è dovuta a problemi mentali o fisici, come la demenza o l’artrite, che impediscono di arrivare in bagno in tempo.
Incontinenza urinaria mista
In questo caso si hanno due o più tipi di incontinenza. Molte donne soffrono sia di incontinenza da stress che di incontinenza da urgenza.
Frequenza del disturbo
La frequenza dell’incontinenza urinaria per fasce d’età è stato descritto da Nygaard et al. (2008) come segue:
- 20-39 anni: 7%
- 40-59 anni: 17%
- 60-79 anni: 23%
- 80 anni e più: 32%
Il numero di donne incontinenti in case di cura è nettamente più elevato, e va dal 43 al 77% (Offermans M P, Du Moulin M F, Hamers J P. et al., 2009)
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Le cause di incontinenza nella donna anziana
Nella donna anziana le cause di incontinenza riguardano l’aumento di attività o la perdita di contrattilità del muscolo detrusore, con riduzione del flusso di urina, la degenerazione delle cellule muscolari della parete vescicale, i depositi di collagene negli spazi interstiziali, l’atrofia degli strati superficiali e intermedi dell’epitelio delle mucose uretrali (irritazione, perdita di compliance), la maggiore eliminazione di liquidi durante la notte.
(Elbendawi A., 1993, Hendrix S L, Cochrane B B, Nygaard I E. et al., 2005, Kirkland J L, Lye M, Levy D W. et al., 1983).
Gravidanza
Il problema si può presentare durante la gravidanza: colpisce tra il 30 e il 60% di tutte le donne gravide; il fenomeno regredisce in più della metà delle donne dopo il parto.
(Burgio K L, Zyczynski H, Locher J L. et al., 2003).
Qualità della vita
Indipendentemente dal genere sessuale, si può affermare che le persone incontinenti hanno una qualità della vita decisamente inferiore, punteggi di depressione più elevati e una minore qualità del sonno rispetto alle persone continenti.
Gli Specialisti
Quando le persone afflitte da questo problema trovano finalmente il coraggio di consultare un medico, i primi ad essere consultati sono generalmente gli urologi, i ginecologi e i medici di medicina generale. Non vengono in genere consultati gli psicologi, anche se a volte potrebbe essere necessario anche un trattamento psicologico, perché esistono anche cause psicogene di incontinenza urinaria e perché l’incontinenza produce anche problemi psicologici.
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Cause psicologiche dell’incontinenza
Dal 1980 vari autori hanno tentato di individuare le cause psicologiche dell’incontinenza, sulla base di esami psicometrici. In particolare citiamo:
- Norton et al. (1990) non hanno trovato alcuna differenza psicosomatica evidente tra donne con incontinenza da urgenza e donne con altre forme di incontinenza.
- Berglund et al. (1994) ritengono che vi siano valori più elevati per i sintomi di ansia fisica e mentale e di sfiducia per le donne con incontinenza da urgenza.
- Freeman et al. (1985), Macaulay et al. (1991), Lamm et al. (1986), Chiara et al. (1998) hanno messo in luce valori più elevati per ansia e depressione nei pazienti con incontinenza da urgenza.
E’ stato anche evidenziato che le donne con incontinenza da urgenza e stress sperimentano problemi di ansia più frequenti rispetto alle donne con incontinenza da sforzo e questo si riflette in un senso di insicurezza personale e di paura delle malattie.
Questi pazienti hanno anche la tendenza a sviluppare reazioni psicosomatiche in funzione della gravità dei loro sintomi.
Influenze psicologiche sulla funzionalità del pavimento pelvico
Dal punto di vista psicofisico, il tratto urogenitale è un organo di desiderio, produzione e riproduzione. Questo può determinare delle influenze psicologiche sulla funzionalità del pavimento pelvico, che consistono in tre effetti in particolare:
- l’emissione involontaria di urina, ad esempio durante uno stato di paura o di rabbia,
- la ritenzione ad oltranza, fino a che non si sia trovato un luogo adatto per la funzione,
- la riduzione del tono muscolare, come ad esempio durante uno stato di prostrazione.
Altri problemi psicosomatici della funzione vescicale si esprimono nella vescica dolorosa, nella vescica iperattiva e nelle infezioni ricorrenti del tratto urinario.
- La sindrome da dolore vescicale (BPS) è definita come un dolore pelvico cronico che si ritiene correlato alla vescica. In aggiunta vi è o un stimolo persistente ad urinare o un aumento della frequenza della minzione.
- La vescica iperattiva si ha quando il muscolo liscio che circonda la vescica (muscolo detrusore) si contrae in maniera spastica e incontrollata. Tali contrazioni involontarie determinano una elevazione della pressione intra-vescicale e, sul piano clinico, un’ urgente necessità di urinare avvertita dal paziente (urgenza minzionale).
La cistite ricorrente
La cistite ricorrente cronica può, secondo Diederichs (2012), essere l’espressione di un inconscio “conflitto di vicinanza-distanza”. Si è ipotizzato che questo disturbo sia legato al non essere in grado o al non volersi lasciar andare.
Malgrado siano convinzioni piuttosto comuni, non sono state riscontrate relazioni tra infezioni croniche ricorrenti del tratto urinario e disturbi sessuali o tra rapporti sessuali e cistite.
Come si fa una diagnosi?
Sono necessari:
- Anamnesi di sintomi, tra cui il bere e le abitudini alimentari
- Anamnesi psicosociale, tra cui disturbi di coppia e sessuali, ansia, depressione, somatizzazione, difficoltà di adattamento
- Domande su altri sintomi neurologici
- Anamnesi generale ginecologica
- Diagnosi uroginecologica
Quando si può pensare a una componente psicogena?
Suggerimenti per una componente causale psicogena delle disfunzioni della minzione e della incontinenza della vescica sono da prendere in considerazione, secondo Bitzer (1999), quando c’è una discrepanza evidente tra i risultati oggettivi e soggettivi.
Anche la presenza simultanea di sintomi funzionali come dolore, problemi intestinali, fibromialgia, ecc. insieme a sintomi psicopatologici, come ansia e depressione possono far ipotizzare la presenza di una relazione.
Dal punto di vista psicosomatico si potrebbe inoltre ipotizzare che si tratti di un disturbo sessuale mascherato, un disturbo di comunicazione, un problema emotivo che si esprime a livello del corpo, un sintomo di disturbo post-traumatico da stress,un disturbo d’ansia, o un disturbo psicotico (Neises M. Lengerich, 2014).
Cosa indagare nel colloquio anamnestico?
Nel colloquio anamnestico dovrebbero essere indagate le esperienze vissute durante l’infanzia, l’educazione scolastica, il rapporto con genitori e fratelli, ed altre esperienze particolari. A volte può essere utile l’uso di questionari.
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Quale trattamento psicologico?
Va ricordato che le associazioni psicosomatiche possono insorgere a causa di eventi difficili o traumatici subiti in passato, per cui il trattamento consiste in una psicoterapia individuale, con esercizi di rilassamento e fisioterapia del pavimento pelvico con, se necessario, una consulenza nutrizionale, volta alla riduzione del peso.
Il rinvio di un paziente con disfunzione della vescica ad uno psicoterapeuta deve essere considerato in presenza di aspetti che richiedono un approfondimento e, naturalmente, quando il paziente si rende conto che ci potrebbe essere una causa psicogena ed è motivato ad affrontare efficacemente il suo problema.
Dr. Walter La Gatta
Una intervista sulla Timidezza
Fonte:
Debus, G., & Kästner, R. (2015). Psychosomatic Aspects of Urinary Incontinence in Women. Geburtshilfe Und Frauenheilkunde, 75(2), 165–169. http://doi.org/10.1055/s-0034-1396257
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Dr. Walter La Gatta
Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Delegato Regionale del Centro Italiano di Sessuologia per le Regioni Marche Abruzzo e Molise.
Libero professionista, svolge terapie individuali e di coppia
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