Ansia e depressione negli studenti di medicina: uno studio
Relazione sulle Coppie Non Monogamiche
Rispetto alla media della popolazione, i medici e gli studenti di medicina soffrono con significativa maggiore frequenza di depressione e disturbi d’ansia causati da stress [Busch MA, Maske UE, Ryl L, Schlack R, Hapke U, 2013]. In uno studio americano su studenti di medicina nei semestri preclinici (n = 530), si è visto che il 40,8% degli studenti mostra un aumento di ansia e di sintomi depressivi (a livello elevato) già a partire dal quarto semestre. Nel 16,9% degli studenti analizzati questo sintomo ha mostrato una gravità clinicamente rilevante [Burger PH, Tektas OY, Paulsen F, Scholz M, 2014].
Una intervista sui rapporti familiari
Il confronto tra studenti di medicina, all’inizio del primo semestre e prima del primo esame di stato dopo soli due anni di studio (4 ° semestre) ha mostrato un drammatico aumento dei sintomi di burnout cognitivi ed emotivi e una perdita di qualità della vita così come del “senso di coerenza” (chiarezza mentale, coerenza, capacità di gestione delle emozioni) [Scholz M, Neumann C, Steinmann C, Hammer CM, Schröder A, Eßel N, Paulsen F, Burger PH, 2015].
Questo fenomeno è stato osservato non solo negli Stati Uniti, ma anche in altre indagini internazionali [Jurkat HB, Richter L, Cramer M, Vetter A, Bedau S, Leweke F, Milch W, 2011; Dahlin ME, Runeson B, 2007]. In una recente review, anche Ishak et al. hanno osservato che almeno la metà degli studenti di medicina sperimentano il burnout nel loro periodo di studi all’università [2013].
Un progressivo deterioramento di questi sintomi e disturbi psicologici è stato riscontrato anche in Svizzera, dove tra gli studenti degli ultimi anni di medicina e i giovani medici in formazione, circa il 30% ha mostrato depressione manifesta e circa il 15% disturbi d’ansia [Buddeberg-Fischer B, Stamm M, Buddeberg C, Klaghofer R, 2009; Arigoni F, Bovier PA, Sappino AP, 2010]. Si è tuttavia osservato che gli studenti di medicina che conoscono le strategie per la gestione dell’ansia affrontano queste difficoltà con maggiore successo [Park CL, Adler NE, 2003].
Il rischio di burnout è maggiore quanto maggiore è l’avanzamento negli studi [Voltmer E, Rosta J, Aasland OG, Spahn C, 2010] e continua ad aumentare nella fase di tirocinio. Per tutte le ragioni menzionate, le tecniche di gestione dello stress dovrebbero essere considerate parte integrante delle strategie di formazione medica [Jurkat H, Vetter A., Raskin K , 2007] anche perché è stata chiaramente dimostrata l’efficacia, nella popolazione in generale e fra gli studenti di medicina in particolare, delle tecniche di rilassamento per contrastare stress, ansia e depressione.
Varie tecniche di rilassamento, fra cui anche la meditazione mindfulness, sono state utilizzate con successo su studenti di medicina e si è osservata una significativa riduzione di ansia e percezione dello stress. Gli effetti positivi peraltro sembrano rimanere a lungo, anche dopo la fine dell’intervento [Warnecke E, Quinn S, Ogden K, Towle N, Nelson MR, 2011]. Anche l’auto-ipnosi, come ulteriore tecnica di rilassamento, ha ridotto il senso di disagio tra gli studenti di medicina e promosso effetti positivi [Whitehouse WG, Dinges DF, Orne EC, Keller SE, Bates BL, Bauer NK, Morahan P, Haupt BA, Carlin MM, Bloom PB, Zaugg L, Orne MT, 1996].
Osservazioni condotte su studenti di altre facoltà hanno rivelato un impatto positivo del rilassamento muscolare progressivo su ansia e qualità della vita su coloro che praticano la tecnica [Dehghan-Nayeri N, Adib-Hajbaghery M, 2011]. Si può dunque affermare che le tecniche di rilassamento e di gestione dello stress forniscono una riduzione soddisfacente del notevole stress mentale incontrato durante la formazione in medicina e diminuiscono i rischi di burnout, depersonalizzazione, ansia e stress tra gli studenti di medicina [Voltmer E, Rosta J, Aasland OG, Spahn C, 2010], [Prinz P, Hertrich K, Hirschfelder U, de Zwaan M, 2012].
Non si può dunque che unirsi alla sacrosanta osservazione di Warnecke et al., i quali postulano in un loro articolo del 2011 la necessità, per la sicurezza di medici e pazienti, che gli studenti di medicina siano aiutati a sviluppare strategie di intervento per contrastare i fattori negativi che incontrano nella fase iniziale della loro formazione.
Essi scrivono: “In un corso universitario di medicina in cui gli studenti apprendono a gestire la salute degli altri, è imperativo fornire loro metodi efficaci per gestire anche il proprio stress.” [Warnecke E, Quinn S, Ogden K, Towle N, Nelson MR, 2011].
Dr. Walter La Gatta
Fonte:
Wild, K., Scholz, M., Ropohl, A., Bräuer, L., Paulsen, F., & Burger, P. H. M. (2014). Strategies against Burnout and Anxiety in Medical Education – Implementation and Evaluation of a New Course on Relaxation Techniques (Relacs) for Medical Students. PLoS ONE, 9(12), e114967. http://doi.org/10.1371/journal.pone.0114967
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Dr. Walter La Gatta
Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Delegato Regionale del Centro Italiano di Sessuologia per le Regioni Marche Abruzzo e Molise.
Libero professionista, svolge terapie individuali e di coppia
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