Anello vaginale per la contraccezione

Anello vaginale per la contraccezione

Una intervista sull'anorgasmia femminile

L’anello vaginale è un dispositivo contraccettivo ormonale che offre un’opzione moderna, efficace e reversibile per la prevenzione della gravidanza. Questo dispositivo, realizzato in materiale plastico flessibile, viene inserito nella vagina, dove rilascia dosi costanti di ormoni (estrogeni e progestinici) per un periodo di tre settimane. La popolarità dell’anello vaginale è in crescita grazie alla sua efficacia simile a quella della pillola contraccettiva, ma con il vantaggio di una minore frequenza di somministrazione, che lo rende particolarmente adatto a persone che cercano una soluzione contraccettiva discreta e a bassa manutenzione. Cerchiamo di saperne di più.

Cosa è l’anello vaginale?

L’anello vaginale è uno strumento di contraccezione ormonale per uso vaginale. Si tratta di un anello in materiale plastico, atossico e biocompatibile, che rilascia nella circolazione sanguigna una piccola quantità di ormoni sessuali femminili.

Come funziona?

L’anello vaginale contiene generalmente due tipi di ormoni: etonogestrel, un progestinico, ed etinilestradiolo, un estrogeno sintetico. Una volta inserito nella vagina, l’anello rilascia una dose costante di questi ormoni, che vengono assorbiti attraverso la mucosa vaginale nel flusso sanguigno. Gli ormoni agiscono principalmente in tre modi:

1. Inibizione dell’ovulazione: il progestinico e l’estrogeno inibiscono la produzione di gonadotropine, impedendo l’ovulazione.
2. Modificazione del muco cervicale: il muco diventa più denso e viscoso, creando una barriera che ostacola il passaggio degli spermatozoi.
3. Alterazione dell’endometrio: l’endometrio si trasforma in un ambiente sfavorevole per l’impianto di un ovulo eventualmente fecondato.

E’ un contraccettivo a basso dosaggio?

Si, poiché le quantità di ormoni rilasciate sono basse.

Perché viene definito anche contraccettivo “combinato”?

 Dal momento che l’anello vaginale rilascia due diversi tipi di ormoni, si tratta di un contraccettivo ormonale di tipo “combinato“.

E’ efficace?

Se utilizzato correttamente, l’anello vaginale ha un’efficacia contraccettiva simile a quella della pillola, con un tasso di gravidanza inferiore all’1% nelle utilizzatrici ideali (ossia coloro che seguono correttamente le istruzioni di utilizzo).

Come si usa?

La modalità di utilizzo è semplice: l’anello viene inserito nella vagina una volta al mese e lasciato in posizione per tre settimane consecutive. Dopo questo periodo, viene rimosso per consentire una settimana di sospensione, durante la quale generalmente si verifica una emorragia simile al ciclo mestruale. Dopo la settimana di sospensione, un nuovo anello viene inserito.

L’anello può essere inserito autonomamente?

Si. L’anello può essere inserito autonomamente, senza bisogno di visite mediche frequenti, e la sua posizione non influisce sull’efficacia: può essere inserito profondamente o in modo meno profondo nella vagina, purché rimanga in posizione.

Quali sono i vantaggi dell’anello vaginale?

1. Praticità: la necessità di cambiamento mensile riduce la frequenza delle somministrazioni rispetto alla pillola, rendendolo una scelta ideale per chi preferisce evitare l’assunzione quotidiana.
2. Stabilità dei livelli ormonali: la somministrazione continua evita i picchi ormonali quotidiani che possono verificarsi con la pillola, il che potrebbe migliorare la tollerabilità del contraccettivo in alcune persone.
3. Flessibilità nel posizionamento: l’anello non richiede un posizionamento preciso e può essere rimosso per brevi periodi (fino a tre ore al giorno) senza compromettere l’efficacia contraccettiva.

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Quali sono gli effetti collaterali e gli svantaggi?

Come tutti i contraccettivi ormonali, l’anello vaginale può presentare alcuni effetti collaterali. I più comuni sono nausea, sensibilità al seno, cefalea e spotting (sanguinamento tra un ciclo e l’altro). Alcuni studi riportano che l’uso dell’anello possa essere associato a un aumento del rischio di infezioni vaginali o irritazioni locali, sebbene questi effetti siano generalmente rari. Vi è inoltre un rischio, seppur molto basso, di complicanze cardiovascolari, come tromboembolia venosa, che è un rischio comune a tutti i contraccettivi combinati.

Chi preferisce questo contraccettivo?

L’aderenza all’anello vaginale è particolarmente elevata tra chi preferisce un’opzione di contraccezione di lunga durata, ma reversibile, che non richiede interventi quotidiani.

In che cosa può essere migliore della pillola?

A differenza della pillola, l’efficacia dell’anello rimane inalterata in caso di disturbi gastrointestinali (vomito e diarrea) o in caso di assunzione concomitante di antibiotici ad ampio spettro. Inoltre si riduce drasticamente il rischio di gravidanze indesiderate dovute alla dimenticanza dell’assunzione quotidiana della pillola.

Come è fatto un anello vaginale?

Il dispositivo è costituito da copolimero di Etilene Vinil Acetato (materiale atossico e anallergico), un tipo di plastica che non si scioglie nel corpo, ha un diametro di 54 mm e uno spessore di 4 mm, è flessibile, trasparente e quasi incolore.

Cosa succede se ci si dimentica di estrarlo?

L’anello garantisce protezione fino a 4 settimane: nel caso in cui ci si dovesse dimenticare estrarlo, va tolto non appena se ne prende atto, ma prima di inserirne uno nuovo, dopo la settimana di pausa, va raccomandato il test di gravidanza.

L’anello resta nella sua sede anche durante i rapporti sessuali?

Si. L’anello viene lasciato nella sua posizione all’interno della vagina e resta nella sua sede anche durante i rapporti sessuali. La maggior parte delle coppie non risente di interferenze o disagi; anzi, in molti casi nessuno dei due partner si accorge della sua presenza.

E’ importante fare una visita ginecologica prima di inserire l’anello?

E’ fondamentale. L’anello vaginale va sempre prescritto dal ginecologo/a, dopo un’accurata visita e anamnesi.

Dr. Giuliana Proietti

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La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.

• Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
• Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.

Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.

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