Anche gli animali provano emozioni?
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Dove nascono le emozioni?
Le emozioni nascono dall’attività delle cellule nervose in diverse parti del cervello. Esse possono essere piacevoli o spiacevoli e più o meno forti, in riferimento all’intensità dell’emozione. Quando si provano le emozioni, significa che vi sono stati dei cambiamenti a livello fisiologico (pressione sanguigna, sudorazione, battito cardiaco, ecc.).
Ma perché proviamo emozioni?
Esse servono a scopi importanti: ci aiutano a imparare, a fare scelte e a sopravvivere, attraverso l’adattamento all’ambiente. Da una prospettiva evolutiva, provare emozioni aumenta la capacità umana di sopravvivere e riprodurci.
E ora la grande domanda: anche gli animali provano emozioni?
Dato che gli animali non possono dirci come si sentono è difficile sapere se provano emozioni.
I ricercatori hanno iniziato a indagare sulla vita emotiva degli animali solo negli ultimi decenni, sviluppando vari metodi per monitorare le emozioni attraverso i cambiamenti a livello comportamentale o fisico, spesso contemporaneamente.
La reazione più facilmente rilevabile di un animale a un evento è il modo in cui cambia il suo comportamento. Gli esseri umani spesso cambiano le espressioni facciali e i gesti a seconda che vivano un evento come piacevole o spiacevole. Anche gli animali mostrano queste caratteristiche, anche se non hanno vere e proprie espressioni facciali!
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Un metodo di valutazione del dolore per animali non umani è basato sul restringimento degli occhi: questo vale per cavalli, maiali, pecore, ratti, topi e gatti. Ad esempio, i cambiamenti nella posizione delle orecchie, la quantità di bianco visibile negli occhi e la tensione nei muscoli masticatori possono indicare diversi livelli di dolore o paura negli animali.
È importante ricordare che le espressioni facciali degli animali solitamente appaiono diverse da quelle degli esseri umani: la gioia potrebbe non essere indicata da un sorriso (mostrare i denti è spesso un segnale di stress in altri primati), mentre la tristezza non è accompagnata da lacrime ( i maiali non piangono).
Un altro esempio di comportamento animale legato alle emozioni riguarda le vocalizzazioni, come grugniti, belati e muggiti, che possono indicare stress in molte specie.
I ricercatori hanno scoperto che le vocalizzazioni di maiali, capre e mucche cambiano e diventano meno armoniose quando questi animali sono sotto stress, ad esempio quando sono isolati dal gruppo, indicando emozioni negative.
E’ stato osservato che gli animali da fattoria, come maiali e cavalli, prendono decisioni più caute e pessimistiche dopo un evento negativo e decisioni più ottimistiche dopo un evento positivo, mentre le pecore prestano maggiore attenzione agli eventi negativi quando sono di cattivo umore.
Tuttavia, dobbiamo sempre tenere presente che il comportamento delle specie animali può variare a seconda della situazione, e dobbiamo essere cauti quando interpretiamo il comportamento degli animali per valutare le emozioni.
I cambiamenti fisiologici sono fondamentali per le emozioni, poiché svolgono un ruolo importante nel preparare gli animali a situazioni potenzialmente pericolose. Questi cambiamenti includono l’attività del sistema nervoso e i livelli di alcuni ormoni.
Valutando la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna, la respirazione e la digestione possiamo osservare dei cambiamenti, che sono molto simili a quelli degli esseri umani. Ciò indica che molte emozioni negli animali rispecchiano fisiologicamente quelle degli esseri umani.
Perché dovremmo preoccuparci se gli animali provano o no le emozioni?
Da tutta questa ricerca, sembra che le somiglianze tra le emozioni umane e quelle animali potrebbero essere più vicine di quanto ci saremmo aspettati qualche decennio fa. Gli animali reagiscono al loro ambiente proprio come fanno gli esseri umani.
Rispondono emotivamente agli altri e valutano le situazioni in modo simile, diventando stressati e ansiosi nei momenti di pericolo. Anche se forse non sapremo mai esattamente come si sentono davvero, gli studi hanno scoperto che esistono precise somiglianze comportamentali e fisiologiche nelle espressioni emotive tra esseri umani e animali.
Possiamo quindi dedurre, con una certa sicurezza, che gli animali possono provare emozioni.
Questo dovrebbe farci ripensare gli ambienti in cui vengono tenuti gli animali nelle fattorie, negli zoo, negli allevamenti intensivi o nelle nostre case. L’ obiettivo etico deve essere quello di diminuire le emozioni negative che questi animali provano, così come aumentare la loro esperienza di emozioni positive.
Dr. Walter La Gatta
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Fonte principale:
Michael Mendl, Oliver H. P. Burman and Elizabeth S. Paul. An integrative and functional framework for the study of animal emotion and mood. Proceedings of the Royal Society B, August 4, 2010, via Science Daily
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
TERAPIE INDIVIDUALI E DI COPPIA
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La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.
- Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
- Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.
Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.
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