Adolescenti violenti: cosa possono fare i genitori
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Cosa possono fare i genitori di un adolescente violento? Essere genitori di un adolescente non è mai facile, ma quando il proprio figlio è violento, fa uso di alcol o droghe, mette in atto comportamenti vandalici o spericolati, ci si può sentire impotenti e inadeguati per la funzione genitoriale.
Per prima cosa, i genitori dovrebbero tentare di comprendere cosa sta accadendo ai propri figli.
Chiunque abbia cresciuto un adolescente sa quanto possa essere a volte sconcertante il comportamento di un giovane in questo periodo della vita: capricci, sfide, malumori, emozioni intense, condotte impulsive e spericolate. La prima cosa da comprendere è che, nonostante le apparenze, si ha a che fare con una persona che ancora deve completare il suo sviluppo e che dunque non ragiona nello stesso modo in cui ragionerebbe un adulto: la sua visione della realtà può essere completamente diversa.
Da un punto di vista organico la corteccia frontale, cioè la parte del cervello che si usa per gestire le emozioni, prendere decisioni, ragionare e controllare le inibizioni si ristruttura proprio durante l’adolescenza, formando nuove sinapsi ad un ritmo molto intenso, mentre l’intero cervello raggiunge la piena maturità solo verso i 25 anni.
Dal punto di vista psico-sociale, i genitori non dovrebbero fermarsi alle apparenze, ma cercare di comprendere cosa porta a mettere in atto i comportamenti impulsivi e ribelli, le sfide, le decisioni sbagliate. Non si tratta di giustificare o di assolvere gli adolescenti dalle loro responsabilità: si tratta di comprendere cosa stanno vivendo, le differenze, anche biologiche, che ci sono fra la mente di un adolescente e una mente adulta e quindi trovare modi per migliorare la comunicazione, al fine di rimanere in contatto con i propri figli e cercare di superare i problemi insieme.
Gli atti violenti degli adolescenti in genere riguardano episodi di:
- Bullismo
- Lotta, tra cui pugni, calci, schiaffi o colpi
- Uso di armi, come coltelli o pistole
- Vandalismo
Alcuni atti violenti possono causare più danni psicologici che danni fisici; altri possono invece portare a lesioni gravi, o addirittura alla morte.
Un importante fattore di rischio per la violenza negli adolescenti è il comportamento dei loro amici e compagni di classe; tra i giovani c’è molta emulazione. Per questa ragione i genitori dovrebbero sempre sapere chi frequentano i propri figli, cercando di avvicinare gli amici e di parlarci, incoraggiando i ragazzi verso comportamenti e relazioni sane.
E’ importante inoltre riconoscere quando il comportamento del proprio figlio supera determinati limiti e diventa francamente problematico. Un adolescente che assume continuamente comportamenti a rischio, tra cui il consumo di alcolici, di droghe, sesso occasionale o violento, assenze da scuola, autolesionismo, taccheggio o altri atti criminali, segnala problematiche profonde, da non trascurare.
Come affrontare la rabbia adolescenziale
La rabbia può essere un’emozione provocatoria per molti adolescenti poiché spesso maschera altre emozioni di fondo come frustrazione, imbarazzo, tristezza, dolore, paura, vergogna o vulnerabilità. Quando gli adolescenti non riescono a far fronte a questi sentimenti, possono scatenare la rabbia, mettendo se stessi e gli altri a rischio. Nell’adolescenza, molti ragazzi hanno difficoltà a riconoscere i loro sentimenti, a esprimerli o a chiedere aiuto.
II genitore dovrebbe aiutare il figlio ad affrontare le emozioni in un modo più costruttivo: gli adolescenti hanno bisogno di conoscere le regole del vivere sociale e i limiti che non vanno superati. Inoltre, è bene capire se dietro la rabbia si nasconde la depressione, l’inadeguatezza verso i pari, il senso di fallimento.
Un suggerimento è quello di aiutare il giovane a cercare un nuovo gruppo di amici, ad esempio inserendosi in un gruppo sportivo o iniziando a praticare qualche hobby che lo appassiona (chitarra? ballo?)
L’importante è non perdere la pazienza, rimanere calmi e equilibrati, ascoltare senza giudicare e senza pretendere di avere sempre in tasca il consiglio giusto al momento giusto.
Dr. Giuliana Proietti
Intervento del 14-09-2024 su Sessualità e Terza Età
Dr. Giuliana Proietti
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Pexels
Autori: Giuliana Proietti – Walter La Gatta
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
TERAPIE INDIVIDUALI E DI COPPIA
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La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.
- Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
- Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.
Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.
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