ADHD negli adulti: quali sintomi?
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Cosa è l’ADHD?
Il disturbo da deficit di attenzione e iperattività degli adulti ( ADHD o ADD ) è un disturbo neurologico che colpisce circa il 4,4% degli adulti ) ed è più comunemente diagnosticato negli uomini (5,4%) che nelle donne (3,2%) (Kessler et al. 2006.
Come si manifestano i sintomi di ADHD negli adulti?
I sintomi di ADHD negli adulti riguardano soprattutto le difficoltà che i soggetti provano nella gestione del tempo, nella memoria, nell’organizzazione, nella regolazione emotiva. I sintomi sono: persistente di disattenzione, iperattività e/o impulsività che interferisce con il lavoro, la vita domestica e le relazioni.
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Da quanto tempo si parla di ADHD negli adulti?
L’ADHD è stata storicamente considerata una diagnosi dell’età evolutiva, ma ora è riconosciuta come una condizione permanente che persiste fino all’età adulta. I tassi di persistenza possono variare dal 6% al 30% e oltre (Sibley MH, 2017). Le tendenze mostrano un aumento dei tassi di diagnosi di ADHD tra gli adulti negli ultimi anni (Chung W, et al, 2019)
Quale è la differenza fra ADHD dei bambini e dei soggetti adulti?
I sintomi di ADHD negli adulti assomigliano ampiamente ai segni comuni dell’ADHD infantile, anche se l’intensità dei sintomi, in particolare l’iperattività, diminuisce nel tempo per molti individui. (Gentile JP et al. 2006)
Quali sono i sintomi più comuni dell’ADHD negli adulti?
- Disattenzione
- Scarsa attenzione ai dettagli
- Difficoltà a iniziare e completare le attività
- Difficoltà a focalizzare e regolare l’attenzione
- Dimenticanze
- Scarse capacità organizzative
- Impulsività
- Irrequietezza
- Interruzioni frequenti
- Parlare eccessivamente
- Disregolazione emotiva
- Scarsa tolleranza alla frustrazione
L’ADHD può interferire con le capacità lavorative?
I sintomi dell’ADHD negli adulti possono causare difficoltà sul lavoro, specialmente se non hanno ricevuto cure durante l’infanzia (Halmoy A et al. 2009)
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L’ADHD può interferire nelle relazioni sentimentali?
Si. I sintomi dell’ADHD negli adulti possono portare a una serie di difficoltà nelle relazioni sentimentali, nelle amicizie, nelle relazioni familiari (Ginsberg Y, 2014)
I soggetti ADHD corrono maggiori rischi di incidenti stradali rispetto alla popolazione generale?
Si, questi soggetti corrono un maggiore rischio di incidenti stradali rispetto alla popolazione generale. (Chang Z et al., 2017)
L’ADHD in età infantile può influire negativamente sui comportamenti sociali dell’adulto?
Si. Uno studio ha rilevato che gli individui che presentano sintomi di ADHD durante l’infanzia hanno maggiori probabilità di impegnarsi in attività criminali da adulti rispetto agli individui senza ADHD. (Fletcher J e Wolfe B, 2009). Un’altra recente revisione sistematica stima che il 26% dei detenuti sia affetto da ADHD in età adulta. (Baggio S. et al. 2018)
Quale è l’impatto dell’ADHD sull’abuso di sostanze?
L’ADHD e l’abuso di sostanze sono fortemente collegati. Gli adulti con ADHD hanno il doppio delle probabilità di fare uso di sostanze rispetto agli individui senza ADHD. (Wilens TE et al, 2011) Molti adulti con ADHD riferiscono di utilizzare sostanze come alcol e altre droghe come mezzo di auto-medicazione per gestire i sintomi dell’ADHD. (Zulauf CA, 2014)
L’ADHD si accompagna ad altri disturbi psicologici?
Secondo uno studio del 2006 sull’ADHD degli adulti (Kessler RC et al, 2006) :
- A circa il 40% dei soggetti ADHD è stato diagnosticato anche un disturbo dell’umore.
- A quasi il 50% è stato diagnosticato un disturbo d’ansia , inclusa la fobia sociale (30%) e il disturbo post-traumatico da stress (12%)
- Circa il 15% ha anche una diagnosi di disturbo da uso di sostanze
Quali sono le cause dell’ADHD?
Non è del tutto chiaro, ma la maggior parte delle ricerche suggerisce che questi potrebbero essere i fattori principali da tenere in considerazione:
- Genetica o ereditarietà : l’ADHD è una condizione altamente ereditabile. Circa la metà dei genitori con ADHD avrà un figlio con questa condizione. (Gentile JP et al. 2006). Recenti ricerche genetiche indicano anche diversi marcatori che sembrano essere associati allo sviluppo dell’ADHD. (Demontis D, 2019)
- Fattori ambientali : gli studi suggeriscono che l’esposizione a stress estremi, traumi o determinate tossine, come il piombo 16 o il bisfenolo-A 17 , aumentano il rischio o la gravità dei sintomi dell’ADHD.
- Interruzione dello sviluppo : danno cerebrale o eventi che colpiscono il sistema nervoso centrale durante lo sviluppo, possono avere un ruolo importante nello sviluppo dell’ADHD.
Cosa NON provoca l’ADHD?
L’ADHD non è il risultato di una dieta povera, esercizio fisico inadeguato, tempo passato davanti allo schermo TV, o fattori socioeconomici, sebbene queste situazioni possano contribuire a peggiorare i sintomi dell’ADHD in alcuni individui.
E’ possibile che l’ADHD insorga in età adulta?
Sebbene sia ampiamente considerato un disturbo che insorge in età infantile, alcuni ricercatori continuano a studiare per scoprire se l’insorgenza dell’ADHD possa verificarsi in età adulta. (Faraone SV, et al., 2016)
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Come si fa una diagnosi di ADHD ?
Si utilizzano i criteri relativi ai sintomi riportati nel Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5), utilizzando anche apposite scale di valutazione.
I criteri diagnostici del DSM-5 comprendono 9 sintomi e segni di disattenzione e 9 segni di iperattività e impulsività. La diagnosi con questi criteri richiede ≥ 6 sintomi e segni da ciascun gruppo. Inoltre, i sintomi devono
- Essere presenti spesso per ≥ 6 mesi
- Essere molto più evidenti rispetto a quanto atteso per un bambino di pari sviluppo
- Verificarsi in almeno 2 situazioni (p. es., a casa e a scuola)
- Essere presenti prima dei 12 anni (almeno alcuni sintomi)
- Interferire con le funzionalità a casa, a scuola o al lavoro
Sintomi di disattenzione:
- Non presta attenzione ai particolari o commette errori di distrazione nei compiti scolastici o con altre attività
- Ha difficoltà nello stare attento durante i compiti a scuola o durante il gioco
- Non sembra ascoltare quando gli si parla direttamente
- Ha difficoltà a seguire le istruzioni o non completa i compiti richiesti
- Ha difficoltà nell’organizzazione di compiti e attività
- Evita, si disinteressa, oppure rifiuta di svolgere compiti che richiedono un’attività mentale sostenuta per un lungo periodo di tempo
- Spesso perde le cose necessarie per i compiti scolastici o per le attività
- Si distrae facilmente
- È sbadato nelle attività quotidiane
Sintomi di iperattività e impulsività:
- Spesso muove le mani o i piedi o non riesce a stare seduto
- Si alza in classe o in situazioni in cui ci si aspetta rimanga seduto
- Corre in giro o si arrampica eccessivamente quando tali attività sono inappropriate
- Ha difficoltà a giocare in attività tranquille
- Si muove in continuazione come se fosse caricato da una molla
- Parla eccessivamente
- Spesso risponde ancor prima che le domande siano completate
- Ha difficoltà ad aspettare il proprio turno
- Spesso interrompe o si comporta in maniera invadente
La diagnosi del deficit di attenzione richiede ≥ 6 sintomi di disattenzione. La diagnosi della iperattività/impulsività richiede ≥ 6 sintomi e segni d’iperattività e di impulsività. La diagnosi del tipo combinato richiede ≥ 6 sintomi delle due categorie.
Come si cura l’ADHD nei soggetti adulti?
Il miglior trattamento per l’ADHD negli adulti è una combinazione di terapia e farmaci. (Wolreich ML et al., 2019). I farmaci possono regolare l’attività cerebrale, mentre la psicoterapia può aiutare gli adulti con ADHD ad affrontare le difficoltà e le sfide della vita.
Come cambiare lo stile di vita per vivere meglio, se si ha l’ADHD?
Gli adulti con ADHD possono avere un impatto positivo sui loro sintomi modificando lo stile di vita come segue:
- Sonno: i disturbi del sonno sono comuni tra gli adulti con ADHD. Un riposo adeguato – da 7 a 9 ore di sonno ogni notte – ha un effetto positivo sul cervello e sul funzionamento dell’ADHD e può aiutare nella gestione dei sintomi. (Wajszilber D. et al. 2018)
- Esercizio: gli studi dimostrano che l’esercizio fisico ha un impatto positivo sul cervello e può aiutare a ridurre i sintomi. 27 28 Le attività di consapevolezza e meditazione possono anche aiutare con la regolazione dei sintomi. (Christiansen L. et al. 2019)
- Dieta: tutti beneficiano di una dieta sana, inclusi gli adulti con ADHD. Alcuni consigliano l’assunzione di integratori di ferro, zinco e magnesio, che sono spesso naturalmente bassi nelle persone con ADHD, ma su questo tema non c’è ancora unanime consenso (Villagomez A. et al, 2014)
Dr. Walter La Gatta
Relazione sulla Terapia di Coppia dopo un Tradimento - Festival della Coppia 2023
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Adult ADHD, Additude
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Dr. Walter La Gatta
Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Delegato Regionale del Centro Italiano di Sessuologia per le Regioni Marche Abruzzo e Molise.
Libero professionista, svolge terapie individuali e di coppia
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