1905 – Il motto di spirito e la sua relazione con l’inconscio
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Cosa si intende per “motto di spirito”?
Per ‘motto di spirito’ si intende una frase, una battuta o un breve racconto che serve ad esprimere, in maniera mascherata, e quindi accettabile, ciò che altrimenti sarebbe male accolto o sconveniente.
Cosa è il motto di spirito secondo l’interpretazione di Sigmund Freud?
S. Freud vede nel motto di spirito una riduzione delle inibizioni, che consente di liberare una tensione psichica ottenendo un alleviamento del dispendio psichico già in atto e risparmio su quello in procinto di verificarsi.
Quando fu pubblicato il libro sul motto di spirito?
Il libro Il motto di spirito e la sua relazione con l’inconscio, fu pubblicato nel 1905, ma la sua elaborazione cominciò già dal 1897.
Quali nuove teorie vengono formulate in questo libro?
Nello studiare il motto di spirito, Freud scoprì tecniche di condensazione, spostamento, espressione di un’idea col suo contrario e così via, simili a quelle del lavoro onirico.
Come venivano considerati i vari motti di spirito?
Nel libro vengono distinte le ‘battute innocenti’, il cui piacere proviene solo dalla tecnica, e quelle ‘tendenziose’, i cui motivi principali sono o l’aggressività o l’oscenità, o entrambe.
Le arguzie oscene, dice Freud, implicano la presenza di almeno tre persone: il narratore, il soggetto e lo spettatore; essi esprimono mentalmente il desiderio di denudare o di sedurre. Le battute ‘tendenziose’ hanno lo scopo di aiutarci a tollerare bisogni rimossi, permettendo di dar sfogo ad essi in modo socialmente accettabile.
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Quali sono le differenze fra sogni e motti di spirito?
Mentre i sogni esprimono l’ appagamento di un desiderio, i motti di spirito soddisfano il piacere di giocare. Inoltre, mentre i sogni rappresentano una regressione dal livello del linguaggio al pensiero per immagini, nei motti di spirito la regressione è dal linguaggio logico al linguaggio del gioco.
Come si analizza un motto di spirito?
Si analizza come si fa per i sogni (e per i sintomi): per analizzare un motto di spirito occorre risalire dal contenuto manifesto al contenuto latente. Questo itinerario fa del motto di spirito una via d’accesso per l’inconscio.
Il libro di Freud sui motti di spirito ha avuto successo?
In realtà è una delle sue opere meno lette, anche perché piena di giochi di parole non sempre traducibili e comprensibili, pieno di aneddoti, di arguzie popolari, di storielle ebraiche, che molto divertivano l’Autore, ma che oggi non potrebbero essere più gustate al naturale, ma solo dopo aver letto una serie di commenti esplicativi.
Sigmund Freud, IL MOTTO DI SPIRITO E LA SUA RELAZIONE CON L’INCONSCIO (1905) in Opere, Boringhieri
Fonti bibliografiche:
Ellenberger, La scoperta dell’inconscio, Boringhieri
Galimberti U, Dizionario di psicologia, De Agostini
Dott.ssa Giuliana Proietti
Intervento del 14-09-2024 su Sessualità e Terza Età
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
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La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.
- Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
- Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.
Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.
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