Freud parlò, con grande scandalo per quel tempo, del bambino ‘perverso polimorfo’, cioè con la potenziale possibilità di avere ogni tipo di attività sessuale e che, solo attraverso l’educazione e la cultura fa poi una scelta più definita.
Freud scrive infatti:
“Un certo grado di ermafroditismo anatomico è proprio della normalità: in nessun individuo di normale formazione maschile o femminile mancano le tracce dell’apparato dell’altro sesso che, o continuavano a sussistere, senza avere una funzione, come organi rudimentali oppure sono state trasformate per assumere altre funzioni”. Ed ancora : “ la proporzione con cui il maschile ed il femminile si intrecciano nell’individuo è soggetta ad oscillazioni assai rilevanti”.
Il padre della psicoanalisi prese ad esempio gli antichi Greci:
“Tra i greci, presso i quali gli uomini più virili appaiono fra gli invertiti, è chiaro che non il carattere virile del fanciullo, ma la sua prossimità fisica alla donna, come anche le sue qualità psichiche femminili – la timidezza, il ritegno, il bisogno di imparare, di essere aiutato- accendevano l’amore dell’uomo. Divenuto uomo, il fanciullo cessava di essere oggetto sessuale per l’uomo e magari diventava egli stesso un pederasta. In questo caso dunque l’oggetto sessuale, come in molti casi, non è lo stesso sesso, bensì l’unione dei caratteri dei due sessi, quasi il compromesso fra un impulso che richiede l’uomo ed un altro che richiede la donna, ferma restando la condizione della virilità del corpo (dei genitali), per così dire il rispecchiamento della propria natura bisessuale”.
Una intervista sull'ipnosi
ANCONA FABRIANO TERNI CIVITANOVA MARCHE E ONLINE
I giovani sono tendenzialmente più bisex rispetto alla popolazione adulta?
Si. I giovani che s’identificano come gay o bisex sono esponenzialmente aumentati negli ultimi anni. Tra i millennials la bisessualità è molto frequente.
C’è differenza fra uomini e donne riguardo all’orientamento bisessuale?
Le donne sono in genere più portate verso la bisessualità, avendo una sessualità più aperta e fluida. Inoltre, anche da un punto di vista sociale lo stigma nei confronti delle bisessuali donne è stato minore rispetto ai bisessuali uomini.
Cosa è la scala Kinsey?
Kinsey studiò la bisessualità fra il 1940 ed il 1950, ma le sue ricerche vengono ancora molto citate quando si parla di questo argomento, in particolare facendo riferimento alla sua scala per diversificare i vari gradi di bisessualità:
La scala è così composta:
0. Completamente eterosessuale
1. Eterosessualità predominante, con qualche sporadico rapporto omosessuale
2. Eterosessualità predominante, ma con una chiara storia omosessuale
3. Eterosessualità ed Omosessualità allo stesso livello
4. Omosessualità predominante, ma con una chiara storia eterosessuale
5. Omosessualità predominante, con qualche sporadico rapporto eterosessuale
6. Completamente omosessuale
Questa scala non tiene conto che, con il passare del tempo, alcune persone possono modificare il loro orientamento sessuale.
Dr. Walter La Gatta
Relazione sulla Terapia di Coppia dopo un Tradimento - Festival della Coppia 2023
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Dr. Walter La Gatta
Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Delegato Regionale del Centro Italiano di Sessuologia per le Regioni Marche Abruzzo e Molise.
Libero professionista, svolge terapie individuali e di coppia
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